Nell'inchiesta coinvolti anche star come Bono e Madonna
di AMDuemila
Dopo lo scandalo dei Panama Papers, che vide nell'aprile 2016 diffusi 11,5 milioni di documenti sui conti in paradisi fiscali offshore di tanti "happy few", oggi è la volta dei Paradise Papers, 13,4 milioni di file su soldi portati all'estero vedono coinvolti figure importanti come la regina, Elisabetta II. A svelare i Paradise Papers è l'International Consortium of Investigative Journalists (Icij), di cui fa parte L'Espresso che li pubblica in esclusiva insieme alla trasmissione di Rai 3 Report.
I documenti sono stati dunque analizzati da un network di 380 giornalisti in 67 paesi e quasi 100 testate. A quanto è dato sapere le carte arrivano da due società offshore (lo studio legale Appleby e la società di servizi Estera, operante sotto la stessa Appleby fino al 2016) e da 19 registri aziendali detenuti da società in paradisi fiscali, con l’obiettivo di mantenere una base d’appoggio nell’economia ombra. Per la sola Appleby si contano 7 milioni di documenti per un periodo che va dal 1950 al 2016: il materiale include email, accordi commerciali e documenti bancari che coinvolgono 25mila entità in 180 paesi.
In particolare emerge che 10 milioni di sterline dei fondi privati di Sua Maestà sono stati investiti in un fondo offshore, alle isole Cayman, sinonimo di paradiso fiscale che garantisce l'anonimato oltre all'assenza di tasse, e alle Bermuda dal Ducato di Lancaster, insieme al Ducato di Cornovaglia dell'erede al trono, una delle maggiori proprietà immobiliari e terriere d'Inghilterra. Ducato di Lancaster che gestisce in totale 500 milioni di sterline. La Bbc, nel dare la notizia, ha sottolineato come non ci sia nulla di illegale nell'investimento e che non sia stato trovato alcun elemento che lasci intendere che Elisabetta II non paghi le tasse. Tuttavia resta da chiarire il motivo per cui la sovrana ha deciso di investire nei paradisi fiscali.
Il Ducato di Lancaster ha sostenuto di non essere coinvolto nelle decisioni su come vengono investiti i soldi della Regina. Decisioni prese dai fondi di investimento ai quali l'argent della sovrana sono conferiti. Ma non c'è alcuna prova che Sua Maestà abbia conoscenza di specifici investimenti fatti a suo nome.
Nell’inchiesta sono anche coinvolti star della musica come Bono e Madonna ma anche personaggi come la regina di Giordania, Noor, il ministro al commercio di Trump, Wilbur Ross, l’ex generale Wesley Clark, già comandante supremo della Nato in Europa, e al co-fondatore della Microsoft, Paul Allen.
Foto © Ansa/Rain
Paradise Papers: la Regina Elisabetta investe in conti offshore
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