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palermo forum torrePerquisite abitazioni dei Guttadauro e dei Niceta
di AMDuemila
La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Francesca Mazzocco, Carlo Marzella e Pierangelo Padova, sulla costruzione del centro commerciale Forum di Palermo, inaugurato nel 2009. L’accusa è di riciclaggio aggravato dal metodo mafioso, così i finanzieri del Gico della Polizia tributaria di P. I militari si sono presentati ieri nel centro commerciale di Brancaccio con un decreto di perquisizione. Ad essere perquisite sono state anche le abitazioni di Giuseppe Guttadauro, dei fratelli Carlo e Filippo (cognato di Matteo Messina Denaro) e del figlio Francesco, ma anche degli imprenditori Massimo, Piero e Michelangelo Niceta
Il Centro commerciale è stato costruito sui terreni della famiglia Guttadauro ma secondo gli inquirenti la famiglia mafiosa, guidata negli anni passati dall’ex chirurgo dell’ospedale civico, Giuseppe, potrebbe aver avuto interessi anche nella costruzione. L’ipotesi investigativa è che i Guttadauro avrebbero anche avuto un peso importante nell’assegnazione degli spazi commerciali e avrebbero in un caso anche favorito i Niceta, imprenditori del settore abbigliamento, che al Forum avevano un punto vendita.
La famiglia Niceta, oggi sotto processo dopo il sequestro del patrimonio da parte della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, ha chiuso quel punto vendita così come altri in città. 
A ricostruire i rapporti tra i Guttadauro ed i Niceta è stato soprattutto Angelo Niceta, cugino di Piero e Massimo e nipote di Michelangelo e le sue dichiarazioni sono presenti all’interno del fascicolo. Le persone da lui chiamate in causa si sono sempre difese definendo le stesse “fantasiose” e “mosse da interessi personali”. I parenti tirati in ballo da Angelo Niceta (a giudizio per bancarotta) lo hanno pure denunciato per diffamazione e calunnia. Tuttavia le scorse settimane Niceta, dopo una lunga battaglia, ha ottenuto nuovamente lo status di testimone di giustizia con la protezione e il trasferimento in una località segreta. Le indagini proseguono a tutto campo. Il centro commerciale è gestito da una società che non è coinvolta nelle indagini anche se i finanzieri hanno acquisito una serie di documenti per ricostruire i passaggi contabili.

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