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raimondi bennardo da facebook 500L'artigiano Bennardo Raimondi: “Così ti ammazzano”
di Francesca Mondin
Ritrovarsi un bollettino di oltre 35 mila euro da pagare è un duro colpo per qualsiasi famiglia media, se poi sei una vittima di usura che “tira a campare” giorno per giorno con mille peripezie e difficoltà è chiaro che può diventare presto una tragedia.
Tragedia che ora si trova a vivere Bennardo Mario Raimondi, un ceramista presepista di Palermo che, dopo essere finito nell'inferno degli strozzini ed aver perso tutto, ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine. In una terra dove una scelta del genere significa condannarsi però all'isolamento sociale e lavorativo. “Come possono pensare che riesca a pagare una cifra del genere se nemmeno riesco a pagare le bollette e la spesa” spiega l'artigiano ora costretto a vendere i suoi prodotti davanti alle chiese o chiedere “l'elemosina” ad amici e conoscenti. Al momento Bennardo sta cercando di capire come mai ad una vittima di usura che ha dovuto chiudere l'attività nel 2003, e che dovrebbe quindi ricevere agevolazioni o quanto meno esenzioni, gli venga invece chiesto di pagare una cifra del genere “con circa 7 mila euro di interessi” maturati negli anni. “L'attività l'ho riaperta solo nel 2013, nel resto del tempo non ho avuto alcun tipo di attività, quindi non capisco che tasse mi chiedono di pagare adesso”. “Ho scritto diverse volte al sindaco di Palermo ed al presidente della Regione che non sono nelle condizioni di pagare le tasse sull'immondizia ed altre cose, anche l'assistente sociale ha riconosciuto il mio status e ha scritto personalmente alle cariche politiche perchè mi aiutino - racconta sconvolto Bennardo. - Ma la risposta è stata che non ci sono fondi e non mi possono aiutare”. Se aiuto non può essere dato sarebbe già molto non gravare ulteriormente con tasse e interessi sulla situazione economica dell'artigiano. La speranza di Bennardo è quella infatti che gli vengano riconosciute delle esenzioni: “Ora mi rivolgerò all'avvocato ed alle associazioni antiracket, sperando mi aiutino, perchè ho saputo che alcuni commercianti che aderiscono ad esempio ad Addiopizzo, sono stati aiutati in situazioni simili”. La cosa che più destabilizza e disarma è, come spiega il ceramista, “il modo in cui ti comunicano le cose, non ti rispondono alle richieste d'aiuto, ti senti abbandonato e poi nemmeno una lettera d'accompagnamento assieme all'avviso - protesta la vittima di usura - aprire un bollettino così fa venire un infarto a chiunque”. E lui d'infarto ne ha già avuto uno ed a causa anche di una vita di stenti e difficoltà ha subito diversi interventi importanti al cuore. La forza di Bennardo è quella di non arrendersi, nonostante i 4 bypass, e continuare a chiedere aiuto anche dopo aver ricevuto diverse porte in faccia. Ma di storie come la sua in Italia ce ne sono molte e non son pochi i commercianti e imprenditori che hanno scelto di farla finita perchè isolati e abbandonati.

Acquisto solidale: "Aiutiamo l'artigiano Raimondi"

La pagina facebook di Bennardo Raimondi

Website: bennardomarioraimondi.weebly.com

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