di Rino Giacalone
La Corte di Assise di Appello ha respinto le richieste delle difese degli imputati per la riapertura dell'istruttoria dibattimentale. A ottobre la requisitoria. Udienza come era nelle previsioni decisiva per la prosecuzione del dibattimento, quella relativa al processo per l’omicidio del sociologo e giornalista Mauro Rostagno. Imputati alla sbarra, condannati all'ergastolo in primo grado, sono il capo mafia di Trapani Vincenzo Virga e il killer della cosca mafiosa trapanese Vito Mazzara.
Oggi la Corte di Assise di Appello, presieduta dal giudice Frasca, a latere il giudice Murgia, ha respinto le richieste avanzate dalle difese dei due imputati, avvocati Vito e Salvatore Galluffo per Vito Mazzara, avvocato Stefano Vezzadini per Virga, circa la riapertura del dibattimento in particolare per affidare nuovo incarico a periti specialisti per ripetere le analisi genetiche. Rispetto a questa richiesta la Corte di Assise di Appello ha preferito prima di decidere richiamare in aula i periti a suo tempo incaricati dalla Corte di Assise di Trapani, ossia le dottoresse Elena Carra e Paola De Simone ed il prof. Silvano Presciuttini, per rispondere alle difese rispetto ai quesiti oggetto della riapertura del dibattimento.
Ci sono state diverse laboriose udienze l’ultima delle quali caratterizzata anche dall'intervento dal consulente della difesa dell’imputato Mazzara, ossia l’ex comandante generale dei Ris di Parma, generale Luciano Garofano. Oggi la Corte di Assise di Appello ha ritenuto sufficienti gli elementi raccolti e ha respinto la richiesta di riapertura del dibattimento. Si va verso la discussione e la sentenza. A oltre tre anni dalla sentenza di primo grado, pronunciata nel maggio 2014, entro la fine dell’anno si avrà la sentenza di appello, a circa 30 anni dal delitto di Mauro Rostagno che risale al 26 settembre del 1988. La prossima udienza è prevista per il 13 ottobre e verrà dedicata alla requisitoria della Procura generale, rappresentata in aula dai sostituti Gozzo e De Giglio. Il 20 novembre prenderanno la parola le parti civili. Le difese parleranno nelle udienze del 27 novembre e 1 dicembre. I giudici andranno in camera di consiglio il 15 dicembre dopo eventuali repliche delle parti.
Tratto da: alqamah.it