Interrogazione parlamentare su Niceta, la replica dei familiari
di AMDuemila
“Chiediamo protezione per lui e la sua famiglia”
Quattro giorni sono passati da quando Angelo Niceta ha deciso di iniziare un digiuno ad oltranza finché non gli saranno date risposte sul cambio di status da testimone a collaboratore di giustizia. “Ho perso tre chili e a parte un leggero mal di testa posso dire di stare ancora bene. Per ora continuo a bere ma vado avanti con questa decisione. finché non avrò risposte” ha detto ad ANTIMAFIADuemila quando lo abbiamo raggiunto.
Intanto un gruppo di cittadini su Facebook ha dato il via ad una raccolta firme per chiedere protezione a lui ed alla sua famiglia: “Ha fatto una scelta di campo di grande valore morale e civile - è scritto nel gruppo - La scelta di dire NO, di non abbassare la testa e di non “adeguarsi”, raccontando tutto ciò di cui è a conoscenza. E cosa riceve in cambio? Stima e riconoscenza? Gratitudine? Certamente protezione…
No. Nulla di tutto ciò.Si tenta invece di creare vuoto attorno, una sorta di annientamento sociale ed economico ed ogni sorta di difficoltà che possano indurre all’esasperazione e all’arrendevolezza”. E ancora: “Paradossalmente pur essendo di aiuto ad indagini contro malaffare - che riguarda un enorme giro di affari e sottrazione di denaro pubblico - e a tutela del nostro Stato democratico, viene mantenuto in uno stato di assoluta mancanza di protezione per lui, sua moglie e i quattro figli, senza lavoro e senza quel sostegno economico previsto dalla legge per i Testimoni di giustizia né altri. La responsabilità delle conseguenze della mancanza di protezione è degli enti preposti e di chi se ne dovrebbe fare carico. E questo lo dobbiamo fare presente in modo chiaro e determinato.
Ci rivolgiamo dunque alle Autorità competenti di Palermo (Prefetto, Questore e Procura della Repubblica di Palermo) perché vengano applicate le misure di protezione dovute”. Al termine della raccolta firme una “Delegazione di Cittadini” consegnerà personalmente la lettera di richiesta protezione per Angelo e la sua famiglia, firmata da quanti aderiscono. La lettera ricalca, con un aggiornamento, quella già inviata al Prefetto di Palermo tramite posta elettronica da numerosi cittadini nel mese di aprile scorso, senza ottenere riscontro.
L'evento Facebook: “Lo Stato protegga subito Angelo Niceta
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