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aulabunker-23052015-c-acfbAll'aula bunker dell'Ucciardone anche il presidente Mattarella: "Dalle idee di Falcone nuovi metodi e risposte legislative"
di AMDuemila - 23 maggio 2015
"Quella di oggi è una occasione importante non solo perché rinnova ogni anni il ricordo di Falcone e Borsellino ma rinnova l'impegno a procedere nella strada indicata". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando la strage di Capaci, dopo aver fatto il suo ingresso all'aula bunker dell'Ucciardone a Palermo. "Dobbiamo unire sempre più, contro la mafia, tutte le energie positive. E trarre il meglio da noi stessi e da chi ci sta vicino. Per battere il cancro mafioso - ha detto ancora - bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano". Parlando di Falcone, il Capo dello Stato ha ricordato che "Dalle sue idee sono venute nuove risposte legislative e nuovi metodi di indagine", sottolineando poi l'importanza dell'impegno "sul versante delle istituzioni politiche e amministrative" ma anche "sul versante economico-sociale".
"Per noi erano dei fuoriclasse: ci hanno insegnato un metodo per affermare la legalità. Si sappia sempre che con la legalità si vince". ha detto il Presidente del Senato Pietro Grasso parlando di Falcone e Borsellino, per poi rivolgere un appello per il "rinnovamento etico e per la promozione della cultura e della legalità per far sì che la politica possa riavere legittimazione". "Da quest'aula è partito il riscatto dello Stato nella lotta alla mafia - ha poi dichiarato il capo della Dna Franco Roberti - e da allora sono stati moltissimi i passi avanti fatti: abbiamo arrestato tutti i boss più importanti e sequestrato e confiscato ingentissimi patrimoni mettendo in pratica la ricetta indicata da Falcone, quella della necessità di seguire i flussi di denaro sporco".

Palermo chiama Italia: tutti gli eventi
Nella giornata di oggi un colorato corteo di slogan contro Cosa nostra arriverà ai piedi dell'albero Falcone di Palermo, in occasione dell'anniversario della strage di Capaci, per ricordare l'assassinio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Saranno sette le piazze d'Italia, (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), a celebrarne la commemorazione con oltre 40 mila gli studenti coinvolti a Palermo (un centinaio provenienti da Europa e Stati Uniti) e contrassegnata dall'hashtag #PalermoChiamaItalia lanciato dal Miur e dalla Fondazione Falcone.
A Palermo previste iniziative (spettacoli teatrali, letture, seminari, mostre, concerti) in Piazza Politeama e nell’omonimo Teatro, al Teatro Massimo, in Via D’Amelio e sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo. Anche quest’anno si terranno i due cortei aperti a tutta la società civile.
Oltre al capoluogo, diverse cittadine in provincia di Palermo, tra cui Partinico, Caccamo e Capaci, hanno organizzato iniziative parallele: cortei, dibattiti, spettacoli e attività che vedranno la partecipazione attiva degli studenti e dei cittadini.
A Corleone centinaia di bambini di 12 scuole del palermitano si sono dati appuntamento in una festa nella piazza del paese. Con loro, ci sono gli insegnanti delle loro scuole, il sindaco di Corleone e i 'colleghi' dei comuni vicini, le autorità militari e i ragazzi di Addiopizzo. 'Riprendiamoci i nostri i sogni' è il nome scelto per le manifestazioni organizzate oggi nella città, l'ex "regno" del boss Totò Riina. Il sindaco di Corleone, Lea Savona ha poi lanciato un appello: "Chiediamo allo Stato di fare scudo attorno a magistrati come Di Matteo, Saguto, Paci, Di Natale e Del Bene, per lo sforzo profuso contro la mafia, e per questo chiediamo allo Stato di proteggerli. Per combattere la mafia serve anche una nuova politica e un nuovo modello di società".
A Milano, al Teatro Parenti, presenti Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982, e Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, assassinato il 30 aprile dello stesso anno; a Gattatico (Reggio Emilia), alla Casa Cervi, sarà presente Margherita Asta, familiare delle vittime della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985; a Firenze, allo Stadio Ridolfi, interverrà Betta Caponnetto, vedova del giudice Caponnetto che guidò il Pool Antimafia in cui operarono, tra gli altri, i giudici Falcone e Borsellino; a Napoli, in piazza del Municipio, dove nel 1997 è stato piantato un Albero Falcone, ci saranno Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, il giornalista assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985, il magistrato Federico Cafiero de Raho e il Coro giovanile del San Carlo; a Rosarno, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Piria, parlerà Adriana Musella, familiare di Gennaro Musella, ucciso dalla ‘ndrangheta il 3 maggio 1982; a Corleone, infine, interverrà il presidente dell’Associazione ‘Addio Pizzo’ Daniele Marannano.
Un albero è stato piantato nel giardino del liceo Piria di Rosarno, la città calabrese scelta nella rete delle piazze collegate con Palermo per ricordare la strage. Nell'istituto sono confluiti ragazzi provenienti da Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Catanzaro e dalla Basilicata. Quindi si è svolta la premiazione del concorso speciale lanciato in occasione della ricorrenza della strage di Capaci con riconoscimenti consegnati ai ragazzi delle scuole che hanno partecipato. Adriana Musella, presidente dell'associazione Riferimenti, ha ricordato tutte le vittime di mafia uccise nel mese di maggio: da suo padre Gennaro Musella a Giovanni Falcone e alla sua scorta. Alla cerimonia hanno partecipato la vicepresidente di Riferimenti e dirigente scolastica del liceo Piria di Rosarno Maria Rosaria Russo; il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, sindaci, il referente di Libera per la piana di Gioia Tauro don Pino Demasi, rappresentanti del mondo dell'associazionismo antimafia e dell'associazionismo culturale.

Foto © ACFB

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