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muos-niscemi-web1I giudici accolgono i ricorsi contro il mega radar
di AMDuemila - 14 febbraio 2015
"Sul Muos non ci sono sufficienti elementi per dire che le onde elettromagnetiche emanate dalla megastruttura non siano dannosi per la salute" pertanto l'installazione del sofisticatissimo apparato difensivo di comunicazioni satellitari deve essere fermata. Il Tar di Palermo ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi (Caltanissetta) contro l’installazione del Mobile user objective system (Muos), un sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da 5 satelliti geostazionari e 4 stazioni di terra, di cui una a Niscemi. Secondo i giudici il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini. Le valtazioni di Enav ed Ispra non sono affatto “esaustive” e “come tali sono suscettibili di ulteriori approfondimenti”. Una notizia che viene accolta con grande calore dai comitati cittadini e Legambiente che da tempo ormai si oppongono al progetto. Nella sentenza della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Caterina Criscenti, si legge che lo “studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e – fatto ancor più significativo – risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti”. Nella loro relazione i due esperti hanno evidenziato che “rimangono aperte le valutazioni predittive in campo vicino, per le quali la stessa relazione principale dell’Iss dà atto trattarsi di un campo molto esteso vista la dimensione delle antenne e di non avere a riguardo informazioni specifiche. Inoltre, non sarebbe stata ben indagata nello studio Iss neppure la reale dimensione del rischio alla salute”. Secondo i giudici aministrativi le antenne potrebbero essere pericolose per la salute, alla luce della documentazione carente e “semplicistica” su cui la Regione ha concesso il via libera ai lavori. Nella sentenza viene anche evidenziata la mancanza di “indagini preliminari circa le interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all’aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale”. La sentenza è subito eseguibile e in linea teorica già da oggi la struttura potrebbe essere rimossa. Ma incombe il ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa che potrebbe arrivare dal ministero della Difesa e la inevitabile richiesta di sospensiva della sentenza di primo grado.

Il dispositivo pubblicato ieri riunisce i cinque ricorsi presentati: solo i due di Legambiente e dell’associazione No Muos Sicilia sono stati accolti. Entrambi chiedevano l’annullamento del provvedimento del 24 luglio 2013, con il quale la Regione revocava i provvedimenti di revoca (la famosa retromarcia di Crocetta) delle autorizzazioni ambientali del 29 marzo 2013.
Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia, ha espresso la soddisfazione dell’associazione per la decisione del Tar: “Finalmente il Tar ci ha dato ragione. Proviamo tuttavia amarezza perché questa sentenza arriva quando i lavori per la realizzazione del Muos sono ormai terminati. Chiediamo ora  che l’impianto non entri mai in funzione, perché il Tar ci ha dato ragione proprio sulla questione più rilevante: i possibili danni alla salute delle persone. Antenne precedentemente installate erano per altro già state monitorate dall’Arpa, che aveva evidenziato emissioni pericolose eccedenti la norma. Figuriamoci quelle gigantesche del Muos”.
Secondo il leader siciliano di Green Italia, Fabio Granata, «Il governatore deve dimettersi: ha condotto una campagna elettorale contro il Muos, ma una volta eletto ha dato il suo benestare all’avvio dei lavori. Voglio vedere adesso cosa farà Crocetta, dato che la sua decisione è stata sconfessata da un tribunale dello Stato. E’ una clamorosa sconfessione della montagna di menzogne che hanno caratterizzato la decisione testarda e servile del Governo regionale d’altra parte per quale motivo negli Stati Uniti impianti simili vengono costruiti in zone deserte, mentre qui era praticamente attaccato ad un centro abitato?».
Esulta il M5S della Sicilia: «”Il Muos fa male alla salute“, una verità che il Movimento 5 Stelle predica da anni e che ora viene ribadita dal Tar, accogliendo un ricorso del Comune di Niscemi. Esultano i deputati all’Ars del Movimento 5 stelle, che da sempre si battono per fermare il sistema radar Usa con innumerevoli iniziative».
Un commento è stato lasciato anche dal Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta: “Per noi non è una sconfitta, non ci siamo opposti al ricorso, siamo stati molto legittimisti fin dall’inizio. Cercheremo di capire le motivazioni della sentenza. Abbiamo subìto la scelta del Muos, fatta da altri. Non lo abbiamo autorizzato noi, anzi io ho tentato di revocarlo. Siamo stati obbligati a dare le autorizzazioni, dopo il parere dell’Istituto superiore di sanità. Prima di questo non c’era un parere sanitario di un organismo valido. A differenza del precedente governo noi abbiamo subito la scelta del Muos”.

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