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gulotta-giuseppe-libroGiuseppe Gulotta attende il verdetto dalla Corte di Reggio Calabria
di AMDuemila - 11 febbraio 2015
Prima ha subito violenze gravissime, poi, condannato all’ergastolo, a 36 anni dall’arresto viene assolto con formula piena. Giuseppe Gulotta, 57enne, oggi è un uomo libero, ma per oltre vent’anni ha scontato una pena per un reato mai commesso. Il muratore di Certaldo è stato infatti accusato di aver preso parte alla strage di Alcamo Marina (l’omicidio di due carabinieri il 27 gennaio 1976) dopo che gli fu estorta la confessione di colpevolezza a seguito delle torture subite. Il 13 febbraio 2012 Gulotta è stato assolto dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha annullato la condanna all’ergastolo inflittagli nel 1990. Dopo aver trascorso 22 anni di reclusione da innocente, ora gli viene negato anche un sussidio mensile in attesa che venga stabilito il risarcimento economico. La Corte calabrese per il momento ha infatti respinto la richiesta di una provvigione per Gulotta, avanzata dai due legali Pardo Cellini e Baldassare Lauria, fino a che il procedimento non definirà la cifra (quella stimata dai legali è di 56 milioni e 88mila euro). L’avvocatura dello Stato, però, sta facendo una strenua resistenza alla richiesta di risarcimento.
Prevista per domani una nuova riunione della Corte d’Appello calabrese, che potrà scegliere fra tre diverse strade: disporre una provvigione, accogliendo il ricorso degli avvocati, e prendersi altro tempo per valutare le perizie dei legali per stabilire a quanto ammonterà l’effettivo risarcimento. I giudici potrebbero, altrimenti, indicare subito a quanto corrisponderà la cifra a riparazione del danno o, in alternativa, accogliere la memoria difensiva dell’avvocatura e dire “no” alla richiesta riparativa.

“Quello che mi auspico – ha detto l’avvocato Cellini – è che la Corte difenda lo stato di diritto e non lo Stato che attraverso la propria avvocatura sta portando avanti un’opposizione in malafede. Quanto ancora dovrà pagare Giuseppe Gulotta prima di poter tornare a vivere? A diciotto anni gli è stata rovinata l’esistenza, per 22 anni ha vissuto da innocente dietro le sbarre e oggi che di anni ne ha 57 ed è un uomo libero, non ha ancora trovato pace per sé e per la sua famiglia”.
Secondo il legale difensore siamo all’assurdo: “L’avvocatura dello Stato – ha protestato Cellini – è arrivata a sostenere che Giuseppe Gulotta non ha diritto al risarcimento perché di fatto l’errore giudiziario lo ha provocato lui stesso autoincolpandosi del duplice delitto”. Confessione che però, ha precisato “gli fu estorta con torture e sevizie. C’è una sentenza passata in giudicato che lo ha stabilito. Lo Stato, dopo 36 anni, ha finalmente riconosciuto l’innocenza di quest’uomo e ora gli nega un sacrosanto diritto: quello di essere risarcito”.

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