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no-muos-corteo"Liberazione simbolica": tagliata la recinzione, scesi gli attivisti
di AMDuemila - 9 agosto 2014

Niscemi (Caltanissetta). All'insegna dello slogan "liberazione simbolica" si è conclusa la manifestazione nazionale di protesta dei "No Muos”. All'arrivo del corteo, mentre qualcuno incendiava le sterpaglie, un gruppo ha tagliato la recinzione con le cesoie e oltrepassato il recinto a mani alzate andando verso i sette attivisti che da due giorni erano arrampicati sui tralicci delle antenne del presidio militare dell'Us Navy. Alcuni momenti di tensione sono stati subito sedati dall'arrivo degli agenti, e tutti gli attivisti, poi identificati dalla polizia, sono scesi dai tralicci. 
La giornata di protesta si è svolta senza i temuti disordini, visto che le due precedenti manifestazioni si erano concluse con scontri e feriti. Si è trattata invece di una passeggiata con la quale la gente ha espresso i propri timori per gli effetti delle onde elettromagnetiche del sistema satellitare Muos sulla salute dei residenti, chiedendo la chiusura della base Usa, oltre a condannare l'intervento israeliano nella striscia di Gaza e assicurare totale solidarietà al popolo palestinese. Solo un momento di contestazione contro magistratura e forze dell'ordine per i 29 divieti di dimora, messi in un secchio e dati alle fiamme rivendicando "libertà, libertà, libertà”. 
Prossimo appuntamento il 24 novembre, giorno in cui il Tar Sicilia di Palermo dovrà pronunciarsi sulla effettiva legittimità della costruzione del Muos a Niscemi. Secondo i sindaci che hanno partecipato oggi alla manifestazione "la battaglia non è ancora finita e non è vero che i giochi sono fatti. Nessuno di noi rinuncerà mai alla tutela della salute dei propri concittadini”. 
Il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, fa capire che dietro alla costruzione del radar della base Usa di contrada Ulmo si potrebbero nascondere "oscuri interessi che vanno al di là degli Stati". Parlando di intimidazioni: "Mi hanno fatto sapere che sanno tutto di me, persino che ho una nipote che è una bella ragazzina: non so se è un complimento o altro". "Purtroppo siamo pochi i sindaci a scendere in piazza contro il Muos e ad esporci. Gli altri dove sono? Non ci sono nemmeno i parlamentari della nostra zona a difenderci. Se ci fossero i voti di preferenza forse si sarebbero esposti di più”. 
La questione del Muos di Niscemi, a parere di Fabio Granata, responsabile di Green Italia" "E' una questione che vede su posizioni vergognose sia il governo Renzi che quello di Crocetta di totale sudditanza agli americani, una questione che per certi versi fa rimpiangere Craxi quando stabilì che Sigonella era territorio italiano". Il Governatore Rosario Crocetta ha sottolineato: "La decisione di realizzare il Muos non è di competenza della Regione".

 

Duemila persone alla manifestazione, bruciati i 29 fogli di divieto dimora per gli attivisti
Duemila persone, oltre ai sindaci e agli amministratori di una decina di comuni stanno sfilando alla manifestazione. Tra i primi gruppi anche quello delle Mamme No Muos. Lungo il corteo di oggi, tra bandiere e cartelli pacifisti, si contano numerosi gli striscioni di solidarietà con il popolo palestinese. In uno è stato scritto: da Niscemi a Gaza, Resistenza (Al Murawam). 
In testa al corteo, in un secchio, sono stati bruciati i provvedimenti della magistratura di divieto di dimora emessi nei confronti di 29 attivisti No Muos ritenuti responsabili di atti di violenza, di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Si tratta, hanno affermato, di provvedimenti repressivi che "altro non sono che divieti di vivere e difendere la nostra terra esposta a enormi e gravi rischi ai danni dell'ambiente e della salute". "Il movimento ha dimostrato ancora una volta che non teme - hanno poi sostenuto - la repressione e che lotterà sempre e in maniera compatta con la stessa caparbietà per il diritto all'autodeterminazione della popolazione autoctona e a vivere una vita dignitosa nella propria terra senza il pericolo di incorrere a danni irreparabili per la salute".

Un migliaio di partecipanti alla manifestazione verso base Usa
E' iniziata a Niscemi la manifestazione per dire no alla guerra ed alle parabole satellitari Muos nella base militare Usa di contrada Ulmo. Il corteo è stato organizzato da associazioni e movimenti No Muos. Al momento sono circa un migliaio le persone radunate in occasione del presidio fra Niscemi e la base americana.
La folla ha cominciato, sventolando striscioni e bandiere pacifiste, il percorso verso il recinto che delimita l’area dove si trovano le antenne. Dalla mezzanotte dell'altro ieri su alcuni tralicci, nella base, si trovano sette attivisti del movimento che non sembra abbiano intenzione di scendere. Il corteo è circondato dalle forze dell'ordine e vi sono anche elicotteri che sorvegliano la manifestazione dell'alto. Gli organizzatori chiedono "lo smantellamento della base e la sua riconversione in centro internazionale per l'accoglienza, la solidarietà e la pace. Il trasferimento del denaro per gli F-35 per progetti sociali ed ecologici elaborati dal basso. La fine della collaborazione militare e commerciale con Israele, da poco condannato per violazione dei diritti umani, fino a quando si arrivi a una soluzione giusta e condivisa tra Israele e Palestina". Viene inoltre chiesto "il blocco delle vendite di aerei e armi da combattimento da parte delle nostre fabbriche a tutti i paesi violatori di diritti umani. La conversione del denaro e degli sforzi militari e polizieschi (Marenostrum, Cie, Cara) usati solo per rinchiudere migranti e deportarli, creando e rendendo operativo da subito un piano di accoglienza solidale e diffuso che preveda il salvacondotto consolare europeo per i migranti che scappano da guerre e dittature, dando l'esempio agli altri paesi”.
"Siamo a fianco dei pacifisti che anche oggi, manifestando contro il Muos, dicono no alla guerra e dimostrano che non è vero che se si vuole la pace bisogna preparare la guerra” ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

 

Fonte ANSA


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