di AMDuemila - 5 dicembre 2013
La mappa interattiva!
Il nuovo rapporto di Transparency International, come ogni dicembre dell'anno, ha pubblicato la classifica dei Paesi del mondo in base all'indice di corruzione percepita. L'Italia si piazza al 69esimo posto ma i suoi 43 punti (in una scala dove 0 è “altamente corrotto” e 100 “molto pulito”) la collocano sempre al di sotto delle altre nazioni europee. Seppure il nostro Paese abbia “recuperato” 3 punti rispetto al 2012 con il 72esimo posto.
Un miglioramento che, in realtà, non ci può rendere davvero fieri. L'Italia è infatti posizionata tra il Montenegro e il Brasile, rispettivamente al 67esimo e al 72esimo posto. Sullo scenario europeo è seguita solo da Bulgaria, alla 77esima posizione, e Grecia all'80esima, mentre condivide la stessa posizione con la Romania. La Danimarca e la Nuova Zelanda, le più “trasparenti”, si piazzano al primo posto con 91 punti. La Francia è al 22esimo posto con 71 punti, la Spagna al 40esimo con 59 punti, e la Germania, con 28 punti, è 12esima.
Tra i membri del G20 il nostro Paese è sopra solo a Brasile, Cina, India, Argentina, Messico, Indonesia e Russia, mentre sono stati rilevati migliori indici di trasparenza per la Turchia e l’Arabia Saudita. Chiudono invece la classifica l'Afghanistan, la Corea del Nord e la Somalia con 8 punti.
Dalle elezioni truccate e influenzate con la compravendita di voti, alle tangenti, la corruzione mina gravemente la giustizia e lo sviluppo economico. La reale portata del problema è però difficile da definire, dato che per sua natura il fenomeno della corruzione esiste e prospera sottobanco. L'analisi e il parere di esperti hanno mostrato un quadro preoccupante: su 177 paesi, più di due terzi hanno un punteggio inferiore al 50 – quasi il 70% dimostra di avere un grave problema di corruzione – e non uno ha ottenuto un indice di totale trasparenza.
È dunque necessaria una maggiore responsabilità e controllo, soprattutto della politica e dei grandi appalti, puntando a rendere più trasparente la gestione della cosa pubblica. “È ora di smetterla con chi se la cava con la corruzione. Le scappatoie legali e la mancanza di volontà politica nei governi facilitano sia la corruzione interna che transfrontaliera, e ci richiedono di intensificare gli sforzi per combattere l’impunità dei corrotti” ha dichiarato la presidente di Transparency International Huguette Labelle.
DOCUMENTO Scarica il Corruption Perceptions Index 2013 (PDF)
LA MAPPA INTERATTIVA