di Miriam Cuccu - 18 aprile 2013
Nel mirino della mafia questa volta ci sono finiti il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e l'aggiunto Domenico Gozzo. La lettera anonima, che recava appunto la minaccia per quei magistrati che “fanno la spola” tra Palermo e Caltanissetta (i due pm vivono a Palermo ma lavorano presso la procura nissena) è stata recapitata lunedì scorso. Il contenuto minatorio non è ancora conosciuto, ma non è difficile immaginare che, agli occhi di Cosa nostra, le indagini portate avanti dai due pm non passano certo inosservate, dato che entrambi dal 2008 si occupano dei processi sulle stragi del '92. Lari, nel corso di una conferenza stampa della Dia, si è limitato a dire che “la preoccupazione non manca.
In questa situazione di instabilità politica speriamo che si eleggano presto Capo dello Stato e Governo. Ci sono in gioco vite umane: non si deve alimentare la tensione, ma dobbiamo stare molto attenti”.
Le minacce a Lari e Gozzo sono solo le ultime che vedono coinvolti quei magistrati che si occupano di processi per mafia. Recentemente, infatti, anche i pm palermitani Nino Di Matteo e Francesco Del Bene, impegnati nel processo sulla trattativa Stato-mafia, sono stati i destinatari di una lettera minatoria. E lo stesso Roberto Scarpinato, nuovo pg della Procura di Palermo, durante la cerimonia del suo insediamento non ha mancato di far sentire la sua preoccupazione, in quanto: “Delle questioni relative alla sicurezza occorre occuparsi per tempo”.
È indispensabile, quindi, il rafforzamento delle scorte dei pm della procura nissena, che oggi più che mai sono esposti ad un serio pericolo per le indagini che hanno portato e continuano a portare avanti.
A Sergio Lari e Domenico Gozzo va la piena solidarietà e il pieno sostegno di tutta la redazione di Antimafia Duemila.
In foto: Domenico Gozzo e Sergio Lari
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