di Moni Ovadia - 19 dicembre 2012- VIDEO ALL'INTERNO
Si grazie, grazie Salvatore, io non vorrei aggiungere, alle cose che ha detto Salvatore che sono talmente limpide e chiare, credo che la ragione per la quale siamo qui è così trasparente e così evidente.
Il nostro Paese è gravemente malato, le sue patologie sono profonde, quella della malavita organizzata è una metastasi, un vero cancro che pervade i gangli vitali del nostro Paese. Allora nel momento in cui si continua con la logica di coprire, di eludere, di gettare nelle zone scure ciò che dovrebbe essere portato alla luce, facendo leva su elementi periferici di una Costituzione formale, e praticamente eludendo la Costituzione sostanziale. Cioè dei cittadini di una Democrazia hanno diritto alla verità, a tutta la verità per sapere dove vivono, allora non può il primo cittadino sottrarsi a questo dovere. Questa è un'umiliazione per la Costituzione, è un'umiliazione per noi tutti cittadini, ecco perché io sono qui. Sono qui come cittadino italiano che deve lealtà alla sua Costituzione. Per un'altra cosa c'è qui Salvatore, le Agende Rosse con tutto quello che fanno per noi loro, noi abbiamo un debito, io mi sento di avere contratto un debito con chiunque abbia lottato contro la malavita organizzata, contro i magistrati che hanno dato le loro vite, contro i magistrati che vivono blindati non hanno le .. non possono neanche avere le loro vite come se fossero sepolti, perché vogliono dare a questo Paese la libertà da quel cancro insopportabile che distrugge le nostre economie, che distrugge il futuro dei giovani, e nel momento in cui si chiede verità viene fuori un fronte che oltretutto criminalizza chi chiede la verità dicendo che si aggredisce il primo cittadino. Non stiamo aggredendo nessuno stiamo chiedendo ciò che ci spetta di diritto.
Grazie.
Trascrizione a cura di un'Agenda Rossa molto speciale
Tratto da:19luglio1992.com
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