di AMDuemila - 15 ottobre 2012
Da ieri notte sotto l’abitazione della famiglia di Ignazio Cutrò, testimone di giustizia e imprenditore di Bivona che grazie anche alle sue denunce contro il racket e la mafia si è istruito un processo che ha portato in carcere i responsabili, non staziona più la camionetta dei carabinieri che in questi anni ha garantito la sua sicurezza.
Al posto degli agenti dell'arma vi saranno delle telecamere con il compito di sorvegliare la casa ma che certo non potranno intervenire qualora dovesse accadere qualcosa di grave o qualche mafioso decida di colpire la famiglia. Un fatto allarmante così come quello che era accaduto i primi di settembre quando per una settimana il testimone di giustizia era rimasto in Calabria senza scorta e senza alcuna protezione, alla mercé di malintenzionati.
La redazione di ANTIMAFIADuemila esprime la propria solidarietà e vicinanza all'imprenditore Ignazio Cutrò ed alla sua famiglia chiedendo che venga fatto il possibile per riassegnare il servizio di scorta.
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