di AMDuemila – 18 luglio 2012
Palermo. “Qualche anno fa eravamo all'anticamera della stanza della verità, ora ci siamo dentro”.
Ne è convinto il procuratore aggiunto Antonio Ingroia “Siamo dentro la camera sia la Procura di Palermo che la Procura di Caltanissetta che ha sventato quello che è stato un depistaggio che ha costruito e fabbricato a tavolino una verità apparente su cui erano state costruite sentenze definitive per cui innocenti sono stati in carcere. Ora che siamo entrati anziché trovare una stanza illuminata siamo di fronte ad una stanza buia in cui qualcuno ha sbarrato le finestre, e dove le luci artificiali non funzionano perché sono fulminate le lampadine. Noi ci troviamo lì con le candele”.
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