di AMDuemila - 18 luglio 2012
L'ex premier Silvio Berlusconi è stato convocato come testimone nell’ambito dell’inchiesta palermitana sulla trattativa tra Stato e mafia per fare cessare le stagioni stragiste di Cosa nostra. La data fissata era quella del 16 luglio. L’ex premier però ha opposto una questione di legittimo impedimento per “impegni già presi in precedenza”. Al centro del colloquio vi sarebbero alcune spese effettuate dal Cavaliere a favore di Ma rcello Dell’Utri. Nel mirino poi vi sarebbero anche diversi presititi infruttiferi fatti sempre a favore del senatore di Forza Italia. In particolare i pm chiederebbero conto a Berlusconi di quei venti milioni di euro pagati all’amico Dell'Utri per l’acquisto di una villa che, conti alla mano, ne valeva la metà. Denaro che, secondo l'accusa potrebbero essere il conto di un’estorsione nei confronti di Berlusconi.
Altro aspetto sarebbe l'estorsione "politica" subita da Berlusconi nel 1994, quando era presidente del Consiglio, al cui centro vi sarebbe sempre stata la trattativa Stato-mafia. In questa indagine, Dell’Utri è indagato insieme a Nicola Mancino, al senatore Calogero Mannino e ai generali dei carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni. Secondo le ipotesi investigative della procura, Dell’Utri sarebbe subentrato a Salvo Lima come mediatore con Cosa Nostra.