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lombardo-raffaele-web1di AMDuemila - 27 aprile 2012
Si è tenuta questa mattina, innanzi alla quarta sezione del giudice monocratico di Catania, presieduta da Michele Fichera, il processo per voto di scambio contro il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e suo fratello Angelo, deputato nazionale Mpa. Oggi è stato ascoltato in videconferenza, il pentito Gaetano D'Aquino, ex reggente della cosca mafiosa dei Cappello.

Questi, ascoltato attentamente dallo stesso Lombardo per la prima volta presente in aula, ha raccontato: “Mi incontrai con Angelo Santapaola (parente del boss ergastolano Benedetto assassinato dallo stesso clan, ndr) e parlammo di portare voti al Movimento per le autonomie, partito che aveva chiesto appoggio al clan, e lui mi disse che portava appoggio a Pippo Limoli”. Il collaboratore ha aggiunto che era “stato sensibilizzato da parte di Alessandro Porto per portare appoggio elettorale a Giovanni Pistorio”. “Con Orazio Pardo - ha aggiunto - successivamente riflettemmo sull'eventualità di votare l'Mpa, ma per l'Mpa non abbiamo avuto nessun vantaggio. Erano stati dati tanti voti. Poi di politica non si parlò più fino al 2008”. D'Aquino ha parlato anche di rapporti con un commerciante di scarpe, definito un grande usuraio a Catania ma estraneo alla criminalità organizzata e deceduto da anni: “Due settimane prima della gara di calcio Catania-Albinoleffe, nel 2006, mi disse che la segretaria o il segretario di Raffaele Lombardo, non ricordo bene, gli aveva mandato un sms chiedendo un appoggio politico e lui mi disse 'io non gliene dò, in passato gli avevo chiesto un favore per mia figlia laureata in medicina e non lo lo fece”. “Lui era contrariato - ha sostenuto il pentito - ma io gli dissi di cogliere l'occasione: 'appoggialo, poi si pensa..”.
Per il presidente della Regione “le contraddizioni che emergono nel corso di questo interrogatorio sono notevolissime e poi bisognerà vedere obiettivamente per chi avrebbe votato lui o i suoi amici. Certo, pare che non ha votato assolutamente per nessun Lombardo, né nel 2006 nè nel 2008. Avrà votato per altri, anzi ha anche dichiarato che ha votato per altri”. La prossima udienza del processo è stata però fissata dal giudice monocratico Michele Fichera per il 15 maggio.

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