Lombardo mercoledì incontra Monti
di Maria Loi - 20 gennaio 2012
Palermo. Scadono alla mezzanotte di oggi i cinque giorni consentiti dalla legge agli autotrasportatori per scioperare. Pena l’intervento delle forze dell’ordine. Forza d’Urto ha annunciato invece di voler continuare ad oltranza lo sciopero con il sostegno di pescatori e agricoltori.
Numerosi i disagi. Ormai molti distributori di benzina sono chiusi perché sono terminate le scorte di carburante, mentre nei supermercati scarseggiano le scorte alimentari, come acqua e latte. Autotrasportatori, ma anche agricoltori e pescatori presidiano strade, porti e tangenziali, rallentando la circolazione per distribuire volantini e impedendo i rifornimenti a grandi magazzini, industrie, distributori di benzina. L'onda lunga della protesta ha coinvolto commercianti, gruppi di artigiani e studenti di tutta la Sicilia scesi numerosi in piazza per sostenere il movimento.
Le richieste contro il caro benzina, le tasse, le norme europee sulla pesca, i controlli amministrativi, le cartelle esattoriali, i precari a rischio e il lavoro che non c'è sono rimbalzate ieri a Palazzo d’Orleans senza portare ad alcun esito positivo. Il governatore Raffaele Lombardo Lombardo ha definito “assolutamente legittimi” i motivi della protesta, ma ha chiesto al presidente del Consiglio un incontro, che probabilmente si terrà mercoledì mattina. “Mi auguro – ha detto Lombardo – che il governo, a partire dal presidente del Consiglio, possa essere sensibile rispetto a certe problematiche che riguardano la Sicilia”.
In questa fase gli animi sono tutt’altro che distesi e la tensione è ancora alle stelle. Molti gli attacchi alla denuncia del presidente di Confindustria Lo Bello che ha trovato sponda nel procuratore di Palermo Francesco Messineo e nel procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. “La Procura di Palermo non ha ancora aperto alcuna indagine su presunte infiltrazioni mafiose nei movimenti che guidano lo sciopero dei tir, ma sta predisponendo un fascicolo che è un atto dovuto” ha detto stamani il procuratore di Palermo Francesco Messineo. Anche se “prima - ha aggiunto - dovremo sentire alcune persone e comunque non abbiamo ancora ricevuto denunce in merito.
Le richieste della gente esasperate dalla crisi e dal disagio sociale sono legittime; bisogna stare attenti però che i bisogni reali delle persone non vengano strumentalizzati. E’ necessario perciò fare delle scelte. E i veri cambiamenti sociali si fanno innanzitutto scegliendo in primis chi andare a votare. Solo così i politici, che hanno tentato di comprare le persone con le promesse di posti di lavoro o agevolazioni di ogni tipo, saranno spogliati del potere che gli abbiamo concesso fino ad oggi.