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fava-giuseppe-bigdi AMDuemila - 5 gennaio 2012
"Io ho un concetto etico di giornalismo. Un giornalismo fatto di verità, impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, sollecita la costante attuazione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo si fa carico di vite umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze, che non è stato capace di combattere".

Così Giuseppe Fava, nel 1981, spiega in un editoriale del Giornale del Sud cos’è per lui il giornalismo. E questo concetto l’ha sempre messo in pratica nel suo lavoro meticoloso di analisi della società siciliana e italiana. Un lavoro attento, portato avanti con coraggio, ma che il 5 gennaio 1984 lo ha condotto alla morte.

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VIDEO Nel dicembre 1983 Fava rilascia la sua ultima intervista a Enzo Biagi. Parla di mafia, di Sicilia, di politica



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