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dellutri pasolini webIl delitto del giornalista legato con la morte di Mattei e Pier Paolo Pasolini?
di Aaron Pettinari - 6 dicembre 2011
Si arricchisce di un nuovo capitolo l'inchiesta sulla morte del giornalista dell'Ora Mauro De Mauro. In attesa che nei prossimi giorni siano depositate le motivazioni della sentenza che lo scorso giugno ha assolto il boss di Cosa Nostra, Salvatore Riina, i magistrati palermitani, Antonio Ingroia e Sergio De Montis hanno ascoltato ieri, in qualità di testimone informato sui fatti, il senatore Marcello Dell'Utri, condannato in appello a 7 anni per mafia.

Questi, nel marzo 2010, in un'intervista al quotidiano “Il Tempo”, rivelò di essere in grado di poter ritrovare il capitolo scomparso di Petrolio, l'opera incompiuta di Pasolini al quale lo scrittore stava lavorando prima di essere ucciso sul lungomare di Ostia. A detta del senatore, in quel capitolo, conosciuto come “Appunto 21”, si nasconderebbero inquietanti verità che collegherebbero la morte di De Mauro e quella di Pasolini alle indagini sulla tragedia aerea che costò la vita al presidente dell’Eni Mattei. Proprio la “pista Mattei” è stata a lungo dibattuta durante il processo De Mauro ed è anche per questo che i pm hanno ritenuto opportuno sentire il politico del Pdl, pur se ad un anno e più di distanza.

Ai quotidiani che lo hanno interpellato Dell'Utri ha raccontato di essere stato avvicinato a Milano durante una mostra da un misterioso personaggio che gli avrebbe rivelato di essere in possesso del capitolo svanito. Un fatto a cui non aveva dato molto peso.
Ma secondo indiscrezioni riportate sulla stampa i pm sarebbero in possesso di nuovi elementi per identificare proprio quell'uomo misteriori di cui Dell'Utri parla.

Tre delitti avvolti nel mistero
Il 27 ottobre 1962, l'aereo del presidente dell'Eni, Enrico Mattei, si schiantò sul suolo di Bascapè in provincia di Pavia. Inizialmente si parlò di un incidente, le cui cause non furono però chiarite, fino a qualche anno fa, quando, grazie alla riapertura delle indagini vennero ritrovati segni di esposizione a esplosione su parti del relitto, sull'anello e sull'orologio di Mattei. Il fondatore dell'Eni sarebbe quindi stato ucciso.
A loro volta in circostanze misteriose morirono anche Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini.
Il primo nell’estate del 1970 era stato incaricato dal regista Francesco Rosi di preparare una sceneggiatura sugli ultimi due giorni di vita del presidente dell’Eni, che prima di precipitare a Bascapè si era recato a Gagliano Castelferrato in provincia di Enna. Indagando su questo fatto De Mauro sarebbe entrato in possesso di uno scoop “da far tremare l'Italia”. Forse aveva capito i motivi che si celavano dietro alla morte di Mattei senza però riuscire a rivelare a nessuno le sue scoperte in quanto nel settembre del '70 venne rapito e ucciso.
Pier Paolo Pasolini fu ucciso invece nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975 nella zona dell'Idroscalo a Ostia, prima picchiato brutalmente e poi travolto dalla sua stessa auto. L'omicidio fu attribuito a un 17enne, Pino Pelosi che si dichiarò colpevole e fu poi condannato. Tuttavia nel 2008 Pelosi confessò di non essere stato da solo con Pasolini al momento della morte, ma di aver avuto accanto altre due persone e che il suo ruolo in quanto “ragazzo di vita”, era stato sostanzialmente quello di esca per lo scrittore omosessuale. Pasolini avrebbe infatti raccolto informazioni sulla morte di Mattei e sul ruolo avuto dal vicepresidente dell'Eni dell'epoca Eugenio Cefis nella morte, informazioni che stava raccogliendo per pubblicarle nel romanzo-inchiesta Petrolio a cui stava lavorando prima della morte. Da alcuni riferimenti contenuti nei capitoli successivi, si intuisce che nell’Appunto 21 Pasolini avrebbe potuto narrare dei rapporti del presidente dell’Eni con il suo ex vice e di come quest’ultimo ne avrebbe decretato la soppressione. Per impedire la pubblicazione di queste informazioni Pasolini sarebbe così stato ucciso. Dal 2009 ad indagare in merito è la procura di Roma con il pm Francesco Minisci. Un'inchiesta riaperta dopo l’uscita di Profondo Nero, il libro di Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco, dove gli autori ricostruiscono i tre misteriosi assassinii seguendo porprio l'unica pista come base. Ed è su questo legame che ora si concentrerebbe la procura di Palermo.

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