L’input dell’operazione “Diomede” da un arresto in flagranza nel corso del quale erano state sequestrate armi clandestine, munizioni da guerra e cocaina
Estorsioni aggravate dal metodo mafioso, vendita e porto illegale in luogo pubblico di armi e munizioni da guerra, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, soprattutto hashish e cocaina. Sono le accuse contestate a vario titolo, nell'ambito di una inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, ad un gruppo criminale operante nel nord barese. Diciassette gli arresti (otto in carcere e nove ai domiciliari), mentre per altre due persone è stato disposto l'obbligo di dimora. L'operazione, denominata Diomede, è stata condotta dai carabinieri. Tra gli indagati vi sono due donne. Sono tutti di Canosa tranne uno che è di Bari e sono tutti considerati vicini al gruppo criminale Boccuto. Secondo l'accusa avrebbero anche sottoposto a violente estorsioni gli operatori che arrivavano in paese per montare le giostre del luna park. L'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stata avviata nell'aprile 2022 ed è andata avanti fino al novembre dell'anno successivo. A dare il via agli accertamenti investigativi, un arresto eseguito in flagranza a carico di un uomo e il contestuale sequestro di hascisc, cocaina, armi clandestine e munizionamento da guerra. Sono stati più di 150 i carabinieri impegnati nell'operazione possibile con il supporto di unità cinofili e lo squadrone Cacciatori di Puglia. Dall’inchiesta è emerso il ruolo del presunto capo dell’organizzazione pugliese attiva a cavallo delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia che nonostante fosse detenuto nel carcere di Siracusa manteneva la direzione del clan impartendo direttive ai componenti dell'organizzazione. Lo spaccio di droga, secondo quanto accertato fruttava circa 3000 euro al giorno. Questa mattina, i provvedimenti sono stati notificati da 150 carabinieri dei Comandi Provinciali Bat e di Foggia supportati dal 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno, a Canosa di Puglia, città di residenza del presunto capo, e a Bari. L'operazione giunge al termine di una attività investigativa condotta da aprile 2022 a novembre 2023 sotto la direzione della Dda di Bari, dalla Sezione Operativa della Compagnia di Andria con supporto nella prima fase investigativa della Sezione Operativa della Compagnia di Cerignola. A darle il via un arresto in flagranza nel corso del quale erano state sequestrate due armi clandestine, munizioni da guerra, cocaina e hashish. Poi le indagini sono proseguite attraverso l'analisi di tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, visione di sistemi di videoregistrazione, servizi di osservazione pedinamento e controllo, nonché con l'acquisizione di documenti e l'analisi delle copie forense dei telefoni cellulari. E' stata così individuata un'organizzazione criminale, dedita, prevalentemente, al traffico di stupefacenti, ma anche alle estorsioni ed alla compravendita di armi.