Il criminologo, docente di strategia di lotta alle criminalità organizzata negli Stati Uniti, ai microfoni di Rutgers Radio of New York City
Mafie e pubblica amministrazione sempre più spesso intessono rapporti di complicità e di malaffare approfittando proprio della debolezza e della vulnerabilità del servizio pubblico. Quest’influenza reciproca consente a entrambi di perseguire i propri interessi illegali. Le organizzazioni mafiose contemporanee si servono della corruzione, della concussione, del peculato, dei reati di frode per convertire ai propri tornaconti il corretto funzionamento dello Stato e dei suoi servizi. I nuovi mafiosi utilizzano la corruzione per influenzare decisioni amministrative e ottenere favori illeciti, come l’aggiudicazione di appalti pubblici, concessioni, o l’erogazione di fondi pubblici. Sfruttano la concussione per costringere i pubblici ufficiali a collaborare con le loro attività illecite. Si servono del peculato per sottrarre fondi destinati a progetti pubblici, sfruttando le proprie relazioni con pubblici ufficiali corrotti. Le mafie moderne utilizzano anche le frodi per ottenere vantaggi economici o per eludere le norme che impediscono l'accesso a finanziamenti economici o appalti pubblici. Le organizzazioni mafiose di nuova generazione oggi s’integrano con chi governa. Corrompono politici, pubblici ufficiali, creano relazioni clientelari per aggiudicarsi appalti pubblici, concessioni, finanziamenti. Influenzano le politiche pubbliche, per garantire la continuità e la prosperità dei propri affari non sempre illeciti. Oggi le mafie agiscono sempre più spesso nel rispetto delle leggi, aggirandole o creando presupposti normativi che le favoriscano. La mafia in quest’ultima prospettiva può persino influenzare le elezioni. Utilizza, infatti, i suoi voti in cambio di denaro o di altri vantaggi, per ottenere rappresentanza politica e influenzare decisioni legislative importanti. Se non si agirà presto e bene in questo settore del diritto penale, dove restano sempre più impuniti politici e funzionari corrotti, ci troveremo presto di fronte a una “mafia a norma di legge.
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