Giovanni Falcone sarà celebrato anche quest’anno e saranno ricordate tutte le sue qualità che lo hanno reso unico. Ma occorrerà anche ricordare che è stato l’eroe lasciato solo da coloro che dopo il 23 maggio 1992 hanno iniziato a celebrarlo. L’eroe a cui si rifanno a parole molti di coloro che ogni giorno ne tradiscono l’impegno.
Più passa il tempo e più viene smaltita la memoria delle condizioni che portarono allo strapotere di Cosa nostra ed agli attacchi del 1992. E viene sostituita con una memoria di comodo di un Giovanni Falcone eroe silenzioso e amico di tutti. Mentre era invece un uomo solo, avversato da tanti piccoli uomini e che doveva difendersi da molte insidie. Dobbiamo pretendere la verità sulla storia di questo grande uomo ed impedire che se ne appropri chi lo ha combattuto e combatte tuttora chi difende le sue idee. E se vogliamo onorarlo davvero dobbiamo ricordarci di verificare quali siano le attuali condizioni di forza delle organizzazioni mafiose dopo l’uscita dal carcere di molti pericolosi boss.
Tratto da: Facebook
Foto © Paolo Bassani
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