Nicola Gratteri (in foto) protagonista del record di “DiMartedì”: il procuratore capo di Napoli ha toccato il 13% di share durante la sua intervista nel talk serale di Giovanni Floris. La notizia è stata riportata dal giornalista Klaus Davi su la ‘Gazzetta del Sud’. Nella puntata del 18 marzo 2025, Gratteri ha affrontato temi caldi come la riforma della giustizia di Nordio e il consenso ricercato dalla politica, contribuendo al successo storico del programma, che ha sfiorato il 10% di share medio con 1 milione e mezzo di telespettatori in prima serata.
Il conduttore romano ha saputo sfruttare le polemiche politiche del momento, legate a figure come Elly Schlein e Giorgia Meloni, prese di mira fin dall’apertura dallo show comico di Luca e Paolo, che ha colpito anche l’eurodeputata Ilaria Salis, Nicola Fratoianni e la sua compagna Elisabetta Piccolotti. “DiMartedì” si conferma una macchina ben oliata, con politici, giornalisti e opinionisti di spicco: in apertura, Corrado Formigli ha commentato l’ultimo discorso di Meloni in Senato, definendola “pronta a celebrare la vittoria di Trump”, mentre Matteo Renzi, intervistato da Floris, ha criticato la premier nel suo nuovo libro, etichettandola come “da raccomandata della Seconda Repubblica”. Spazio anche a Elsa Fornero, che ha analizzato i dati positivi sull’occupazione dell’Istat.
La serata ha offerto altri momenti di rilievo: nella seconda parte si è discusso delle decisioni sulla guerra, con un focus sul ministro della Difesa Guido Crosetto, mentre Ilaria Salis ha raccontato la sua esperienza nell’Ungheria di Viktor Orbán. Il segmento di chiusura, “DiMartedì Più”, ha mantenuto ottimi risultati con l’8,2% di share e mezzo milione di spettatori, ospitando Tiziana Panella, Vittorio Emanuele Parsi ed Eleonora Daniele per parlare della guerra in Ucraina. Floris non ha risparmiato critiche al centrosinistra, evidenziandone divisioni e conflittualità.
Questo 2025 si sta rivelando un anno d’oro per i talk show di La7: oltre a “DiMartedì”, anche “Otto e mezzo” di Lilli Gruber, “Coffee Break” di Andrea Pancani e “L’Aria che tira” di David Parenzo registrano numeri da record. Il clima politico e la flessione del consenso verso Meloni stanno favorendo questi successi, che La7 punterà a consolidare nelle prossime settimane.
Fonte: Gazzetta del Sud
Foto © Imagoeconomica
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