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Piazza Fontana, Moro, Falcone e Borsellino: la verità dietro i misteri d’Italia

Dal 17 marzo approda su TvLoft"Nero su bianco", una nuova serie firmata che, in sei episodi da venti minuti ciascuno, porta alla luce le forze oscure che hanno segnato la storia italiana dal dopoguerra a oggi. L’ex magistrato e sindaco di Napoli Luigi de Magistris guida un viaggio attraverso i cosiddetti “misteri d’Italia”, smascherando un intreccio criminale fatto di massoneria deviata, mafie, servizi segreti corrotti e gruppi eversivi. Non si tratta di teorie complottistiche, ma di verità documentate in atti giudiziari, che rivelano un sistema di potere occulto con ramificazioni internazionali, legato alla destra neofascista e infiltrato nelle istituzioni.

La serie ricostruisce, con fatti concreti e non con semplici suggestioni, come un “filo nero” abbia condizionato la Repubblica fin dai suoi albori, minando la democrazia e rendendola vulnerabile. Si parte dalla strage di Piazza Fontana, l’attentato che nel 1969, orchestrato da neofascisti e servizi segreti, dà il via alla strategia della tensione per bloccare le lotte sociali e gli equilibri politici in evoluzione.


demagistris loft

Si esplorano poi le trattative – reali, mancate o solo ipotizzate – che hanno deviato il destino del Paese: dal sequestro di Aldo Moro, abbandonato al suo destino per il timore che il compromesso storico tra DC e PCI minacciasse il Patto atlantico, con il coinvolgimento della P2 e influenze americane, al caso Cirillo, risolto con un riscatto negoziato tra Brigate Rosse, camorra di Cutolo, servizi segreti e vertici DC come Piccoli e Gava.
E ancora, le stragi di Capaci e via d’Amelio, che con l’uccisione di Falcone e Borsellino segnano la fine della Prima Repubblica, aprendo la strada alla Seconda tra sangue, bombe e accordi opachi. Infine, l’assassinio di Mino Pecorelli, giornalista scomodo che con le sue inchieste scuoteva i palazzi del potere, conoscendone i segreti più profondi. Episodio dopo episodio, "Nero su bianco" mostra come i poteri occulti, un tempo armati di bombe, si siano trasformati in una criminalità istituzionale, infiltrandosi nello Stato e adottando il colore nero – simbolo della P2 di Licio Gelli – come cifra distintiva di una democrazia fragile e continuamente sotto scacco.

Per vedere gli episodi: Clicca qui!

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