Il portavoce di “Refugees in Lybia”: “L’Italia ha tradito lo Statuto di Roma”. Domani riferiranno in Parlamento Piantedosi e Nordio
Il torturatore libico Najeem Osama Al Masri Habish rispedito dal governo italiano a Tripoli nonostante il mandato di cattura dell’Aja avrebbe cittadinanza del Commonwealth della Dominica. E’ la denuncia che “Refugees in Libya”, ong di supporto ai migranti e richiedenti asilo, ha fatto su X contro il capo della prigione Mitiga, nota per le torture e le vessazioni contro i rifugiati fermati al confine libico. “I criminali di guerra hanno molte identità. Questo dice che anche Almasri è cittadino di Dominica (piccola isola caraibica con legami istituzionali col Regno Unito)”, scrive “Refugees in Lybia” allegando la foto del passaporto del generale libico. “Come è entrato nei territori dell'UE e si è diretto in Italia in macchina? Ha anche il passaporto italiano?”, si chiede l’organizzazione. Qualche giorno fa, sul caso Almasri, si è espresso anche David Yambio, portavoce dell’ong. "Purtroppo conosco molto bene Mitiga, ci ho vissuto per un mese nel 2020. Lì sono stato torturato e privato dei miei diritti e della mia umanità. Ho visto tutti i tipi di torture sui migranti. Ho visto omicidi avvenire in questa prigione. Conosco molti che erano lì come me, oggi il ricordo che ne ho è rappresentato solo da incubi crudeli e miserabili. C'erano migranti di varie nazionalità che venivano usati come scudi e schiavi ma anche un gran numero di libici erano vittime di Osama Njeem e dell'apparato di deterrenza Rada”, ha affermato il sudanese David Yambio in un’intervista a Il Secolo XIX. E sulla liberazione di Almasri: “Chi ha preso parte a questa parodia ha sulle mani il sangue delle vittime. Il messaggio è che i criminali restano impuniti, i neri non meritano giustizia", "Roma ha tradito lo Statuto di Roma, e lo ha fatto con quella disinvolta arroganza che deriva solo dalla consapevolezza che non ci saranno conseguenze. In questo modo però il governo italiano si è dimostrato complice dei crimini commessi contro l'umanità da questa persona in Libia". Intanto domani il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi riferiranno in Parlamento sulla vicenda della scarcerazione del torturatore ricercato per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. “A seguito di un confronto tra il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani con altri membri del governo e con la presidenza del Senato e della Camera dei Deputati si è deciso, per andare incontro alle richieste dei gruppi parlamentari, che le informative sul caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, previste per mercoledì 29 alle 16.15 alla Camera e alle 18.15 al Senato, saranno svolte congiuntamente al ministro della Giustizia Carlo Nordio”. Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
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