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Dino Greco, di Rifondazione Comunista: “Godono di agganci nelle istituzioni e si sentono protetti”

Nella serata di venerdì 13 novembre, le strade di Brescia sono state teatro dell’ennesimo episodio che riporta alla luce l’ideologia estremista: un corteo organizzato da gruppi di estrema destra ha attraversato la città, esibendo simboli, gesti e slogan riconducibili al fascismo. L’evento, che si è svolto sotto lo slogan “Difendi Brescia”, ha visto la partecipazione di decine di persone appartenenti a diverse formazioni e movimenti nazionalistici e neofascisti. Il corteo, partito da Parco Gallo e conclusosi presso la stazione ferroviaria, ha sfilato per le vie della città intonando cori come “Boia chi molla”, con alcuni partecipanti intenti a eseguire il saluto romano. Tra i gruppi presenti spiccano nomi noti dell’estrema destra, come “CasaPound Italia”, “Veneto Fronte Skinheads” e “Nazionalisti Camuni”, affiancati da realtà locali quali “Brescia ai Bresciani”, “Brescia Identitaria” e “Rete dei Patrioti”. La manifestazione non è passata inosservata, generando un’ondata di critiche da parte di esponenti politici, sindacati e associazioni antifasciste. Dino Greco, rappresentante di Rifondazione Comunista, ha condannato duramente l’accaduto, accusando questi movimenti di avere “agganci solidi” nelle istituzioni: “Sanno di poter contare su un ampio ombrello protettivo che trova solidi agganci nel governo e in segmenti delle istituzioni del Paese”. Anche Francesco Bertoli, segretario della Cgil di Brescia, ha criticato il corteo definendolo: “Un’offesa alla città, al suo passato e alla sua storia partigiana e antifascista”. Dal fronte politico, il senatore del Partito Democratico Alfredo Bazoli ha espresso preoccupazione per la crescente visibilità di questi gruppi: “È intollerabile e preoccupante che questi gruppuscoli di estremisti rialzino la testa, sfidando a viso aperto le forze democratiche del Paese, forse approfittando di un clima che sentono meno ostile di un tempo. Mi auguro che tutte le forze politiche della città facciano cordone sanitario per isolare e rendere irrilevanti questi rigurgiti di un passato che ha segnato così pesantemente la città e il Paese”. 

Fonte: Fanpage.it

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