“Sbarcheranno” in Sicilia dal 9 al 13 dicembre le Brigate del Lavoro della Flai Cgil, l’azione di contrasto e denuncia messa in campo già da venti anni dal sindacato, rispetto a quanto subiscono le lavoratrici e i lavoratori nei campi del nostro Paese: una nuova modalità di fare sindacato, mutuata dall’esperienza della Federterra e della Federbraccianti. E’ il sindacato di strada, divenuto oggi modello organizzativo a cui si ispira tutta la CGIL.
Fare sindacato di strada significa affiancare al classico presidio dei luoghi di lavoro fissi – delle fabbriche e dei magazzini – nonché delle sedi periferiche della nostra organizzazione, un’attività di ricerca attiva di lavoratrici e lavoratori, fatta di uscite già nelle prime ore del giorno, all’alba, per raggiungerli fisicamente dove vengono reclutati, o nei campi in cui sono impiegati, o nei cosiddetti insediamenti informali, quei ghetti dove chi lavora trova soluzioni alloggiative di fortuna, indegne di un Paese civile.
Con i lavoratori, i sindacalisti della CGIL, parlano dei loro problemi e al tempo stesso vengono in formati sui propri diritti contrattuali e previdenziali, per unire le difficoltà dei singoli in vertenze collettive di rivendicazione e di riscatto.
La Sicilia è una delle regioni italiane in cui lo sfruttamento in agricoltura è un fenomeno estremamente diffuso. I controlli, insufficienti, attestano intorno al 60% le irregolarità in ambito agricolo, di cui sono vittime indistintamente uomini e donne italiane e donne e uomini stranieri.
I caporali si insinuano in un mercato del lavoro che non è oggi in grado di dare risposte trasparenti e libere da infiltrazioni malavitose all’incrocio di domanda e offerta di lavoro.
Il programma siciliano prevede tre tappe nei relativi territori, nella Sicilia orientale: Ragusa, Lentini-Scordia e Adrano-Paternò. Il 13 dicembre ci sarà , a con elusione delle giornate, un momento finale di confronto con le Istituzioni presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università di Catania.
Dunque, la CGIL in prima linea nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici agricole, al fine di essere la voce degli invisibili, la voce delle tante donne, delle tante ragazze che oltre allo sfruttamento lavorativo spesso devono subire anche le molestie sessuali, essere a fianco e di organizzare chi insieme alla Flai e alla Cgil intende alzare la testa e lottare per un sistema produttivo e un mondo più giusto, più equo e dignitoso.
Le Brigate del Lavoro della Flai Cgil nei campi siciliani
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- Alberto Castiglione