Dopo mesi di attesa l’Ars si decide e approva all’unanimità
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all'unanimità il disegno di legge contro il crack e altre forme di dipendenza patologica. L'annuncio è stato dato dal presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, che ha espresso l'auspicio di una simile attenzione per il ddl “Liberi di scegliere”. Il risultato ottenuto segna un importante passo avanti nella lotta alle dipendenze in Sicilia, offrendo un quadro normativo ampio e con copertura finanziaria garantita di 11,2 milioni di euro dal governo regionale.
Tra le principali novità della legge vi è la creazione di un Comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze (Crid), che opererà presso il Dipartimento per le attività sanitarie e osservative epidemiologiche (Dasoe). Questo organismo avrà il compito di coordinare le iniziative regionali in materia di dipendenze, favorire la ricerca e ottimizzare l'uso di immobili del patrimonio regionale per finalità di prevenzione, trattamento e cura delle dipendenze patologiche.
Un'altra innovazione sarà il Tavolo per la ricerca e il coordinamento partecipato in area dipendenze (Tarcopad), il quale lavorerà a stretto contatto con il Tavolo tecnico regionale permanente per rafforzare la cooperazione tra gli attori coinvolti. Contestualmente, verrà istituita una Rete regionale diffusa sulle dipendenze, mirata a migliorare il monitoraggio e la collaborazione su progetti di prevenzione e trattamento.
Per intervenire nelle aree ad alto tasso di tossicodipendenza, la legge prevede la creazione di unità mobili gestite dalle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP), dotate di personale medico, infermieristico, psicologico e sociale. Queste unità mobili avranno il compito di offrire assistenza sanitaria e psicologica, condurre test tossicologici e di screening per malattie infettive come Aids ed epatiti B e C, nonché fornire supporto immediato alle persone in condizioni di vulnerabilità.
Un’attenzione particolare è stata riservata alla situazione nelle carceri. Il disegno di legge introduce le Equipe integrate multidisciplinari negli istituti penitenziari (compresi quelli minorili), che offriranno una "presa in carico globale" per adulti e minori tossicodipendenti o consumatori di sostanze. Questo approccio multidisciplinare mira a fornire un trattamento più completo ed efficace, rispondendo alle diverse esigenze dei detenuti affetti da dipendenze.
Un altro punto chiave è l’istituzione di Comunità terapeutiche residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle persone con "doppia diagnosi" – pazienti che soffrono contemporaneamente di problemi fisici e psichiatrici legati alle dipendenze. Inoltre, sarà compito della Regione promuovere percorsi di reinserimento sociale e lavorativo per aiutare chi ha superato la dipendenza a ricostruire una vita autonoma e dignitosa.
Foto © Imagoeconomica
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