È notevole il bilancio dell'operazione globale coordinata dall'Interpol, che ha inferto un colpo significativo ai gruppi di criminalità organizzata dell'Africa occidentale, tra cui l'influente organizzazione Black Axe. L'Operazione Jackal III, svoltasi dal 10 aprile al 3 luglio, ha portato all’arresto di oltre 300 persone, al sequestro di beni per un valore di 3 milioni di dollari, tra cui criptovalute e oggetti di lusso, e allo smantellamento di numerosi network criminali in 21 Paesi sparsi su cinque continenti. L'operazione ha preso di mira i gruppi coinvolti in frodi finanziarie online, un fenomeno in forte crescita che sta allarmando le autorità internazionali. Le forze dell’ordine, grazie alla collaborazione di oltre 40 Paesi, sono riuscite a identificare più di 400 sospetti e a bloccare più di 720 conti bancari utilizzati per il riciclaggio di denaro.
Un impegno globale contro la frode finanziaria
Isaac Oginni, direttore del Centro per la Criminalità Finanziaria e la Lotta alla Corruzione di Interpol (IFCACC), ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare la minaccia in crescita: “Il volume di frodi finanziarie provenienti dall'Africa occidentale è preoccupante e in costante aumento. Grazie a operazioni come questa, siamo riusciti a indebolire i leader della criminalità organizzata e a ridurre il loro impatto sulle comunità globali”.
L'operazione ha visto il coinvolgimento di numerosi Paesi, tra cui Argentina, Brasile, Nigeria e Svizzera, che hanno messo in campo unità specializzate per smantellare reti criminali transnazionali. In particolare, in Argentina, una lunga indagine ha portato all’arresto di 72 sospetti legati a un network nigeriano e al sequestro di 1,2 milioni di dollari in banconote contraffatte di alta qualità, conosciute come "supernotes".
Lotta contro il riciclaggio e le frodi digitali
La portata dell'operazione non si è limitata alla sola repressione, ma ha anche evidenziato la complessità delle operazioni di riciclaggio condotte da questi gruppi criminali. La polizia portoghese ha smantellato una rete nigeriana che utilizzava "muli" per trasferire illegalmente fondi da frodi online attraverso conti bancari in Europa e criptovalute, una pratica ormai consolidata tra i criminali digitali.
Anche in Svizzera, le forze dell'ordine hanno arrestato diversi sospetti appartenenti a organizzazioni criminali africane, sequestrando 45.000 euro in contanti.
Dal traffico di migranti al cybercrime, dallo sfruttamento della prostituzione ai riscatti pagati in bitcoin, la mafia nigeriana si è evoluta, ha cambiato pelle e, dai vicoli malfamati del centro storico di Palermo, si è spostata – o, meglio, si è allargata – alle autostrade elettroniche, dalle quali attacca banche, istituzioni e semplici cittadini.
In risposta, le polizie di tutto il mondo hanno unito le forze e lanciato una serie di operazioni segrete mirate a colpire una delle reti criminali più temute dell'Africa occidentale: la Black Axe.
Le autorità canadesi, ad esempio, hanno smantellato un sistema di riciclaggio di denaro per un valore di oltre 5 miliardi di dollari. "Sono molto organizzati e molto strutturati", ha detto alla BBC Tomonobu Kaya, un alto funzionario del Financial Crime and Anti-Corruption Centre dell'Interpol.
Secondo un rapporto del 2022 dell'Interpol, "Black Axe e gruppi simili sono responsabili della maggior parte delle frodi finanziarie informatiche del mondo" e le innovazioni nei software di trasferimento di denaro e nelle criptovalute hanno giocato a favore del gruppo, responsabile di truffe online multimilionarie.
Internazionalità e cybercrime
Molti membri di Black Axe hanno un'istruzione superiore e vengono reclutati durante la loro formazione universitaria. Ora la criminalità informatica è diventata la principale fonte di entrate, superando il traffico di persone e di droga.
L'Interpol ha creato un vasto database di intelligence condiviso tra i 196 Paesi membri, ma, nonostante i numerosi arresti, alcuni esperti ritengono che non si stia facendo abbastanza per colpire alla radice queste organizzazioni criminali dell'Africa occidentale. "L'enfasi deve essere effettivamente sulla prevenzione, non sulle operazioni vere e proprie", ha detto alla BBC Oluwole Ojewale, coordinatore regionale dell'Institute for Security Studies.
La Nigeria, che ha assistito a diffuse proteste anti-corruzione nelle ultime settimane, è una delle più grandi economie dell'Africa, ma ben 87 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà, il che l'ha resa il principale terreno di reclutamento per la Black Axe.
L'addestramento di politici e funzionari di polizia nigeriani, ammettono all'Interpol, non è servito a porre un argine alla corruzione e alla collusione tra l'organizzazione mafiosa e le autorità locali. "Sono i politici che in realtà stanno armando questi ragazzi", ha detto Ojewale, "Il fallimento generale della governance nel Paese ha spinto alla loro iniziazione nella criminalità organizzata".
L'offensiva lanciata dall'Interpol con le operazioni Jackal ha avuto origine in Irlanda nel 2020, quando l'arresto di alcuni membri della Black Axe da parte del Garda National Economic Crime Bureau ha permesso di portare alla luce una rete più ampia di connessioni criminali.
"Erano molto sottotraccia, molto discreti", ha raccontato Michael Cryan, sovrintendente investigativo del GNECB, che ha guidato l'operazione, "ma la quantità di denaro riciclata attraverso l'Irlanda era astronomica". La polizia ha identificato mille persone collegate a Black Axe in Irlanda e ha effettuato centinaia di arresti per frode e reati informatici. "Le rapine in banca ora vengono eseguite con i computer portatili, sono molto più sofisticate", ha aggiunto Cryan, secondo il quale, negli ultimi cinque anni, sono stati rubati online in Irlanda 200 milioni di euro, e ciò rappresenta solo il 20% del valore dei reati informatici che si ritiene vengano denunciati.
Le operazioni della polizia irlandese nel novembre 2023 hanno rivelato che la criptovaluta, che può essere inviata rapidamente tra i portafogli digitali in tutto il mondo, sta diventando un elemento integrante nelle operazioni di riciclaggio di denaro di Black Axe.