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"Questa è una persona (Maria Falcone ndr) che, secondo me, ha scelto una strada sbagliata per commemorare suo fratello. All'inizio, mi ricordo, quando c'è stata l'elezione di Lagalla a Palermo, lei aveva detto che non lo approvava per il fatto che non avesse denunciato l'appoggio di Dell'Utri e di Cuffaro alla sua elezione. Poi, l'anno scorso, l'ha chiamato sul palco per la manifestazione del 23 maggio, quella in cui sono stati manganellati i giovani per impedirgli di arrivare al palco dove c'era Lagalla. Adesso ha aderito a questa manifestazione dell'Agenzia della Gioventù, dove c'è questo cosiddetto 'Museo del Presente' per il quale sono stati buttati centinaia di migliaia di euro".

Non ha usato mezzi termini Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via d'Amelio e di cui oggi si ricorda la memoria, durante un intervista a 'Diecimedia'.

"Io ricordo - ha continuato - quello che ha insegnato Giovanni Falcone, mio fratello, e mi diceva che per seguire la corruzione bisogna seguire i soldi. Forse, per giustificare certe cose, bisogna seguire i fondi. Ci sono società come questa Agenzia per la Gioventù, che assegna i fondi alle associazioni antimafia, e allora forse capisco perché Maria Falcone la sostiene. C'è gente che interpreta l'antimafia in maniera diversa. Ad esempio, Tina Montinaro distribuisce i braccialetti e le fascette con il contachilometri dell'auto in cui è morto suo marito, e li distribuisce a pagamento. È un modo diverso di interpretare l'antimafia. Io ho sempre rifiutato i fondi, ed è per questo che posso parlare liberamente".

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