Saviano: “Meloni esporta il fascismo”. La premier: “Infiltrarsi era metodo dei regimi”
“Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici semplicemente abbia sbagliato la propria casa perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli d’Italia, sono incompatibili con la destra italiana e sono incompatibili con la linea politica che noi abbiamo chiaramente definito in questi anni. Su questo non accetto ambiguità e ho chiesto al partito di prendere provvedimenti”. Dopo giorni di silenzio Giorgia Meloni prende posizione sull’inchiesta Fanpage.it che ha svelato l’anima nera di alcuni militanti di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, la premier ha risposto alle domande dei giornalisti sull’inchiesta giornalistica distanziandosi dall’antisemitismo e dai sentimenti nostalgici emersi dall’inchiesta.
Per opporsi alla censura istituzionale e mediatica che ha oscurato l’inchiesta, Francesco Cancellato - direttore di Fanpage.it - nei giorni scorsi ha “scelto di fare più rumore” e “pretendere risposte” proiettando la seconda parte di “Gioventù meloniana”, il videoreportage girato da una giornalista della testata come infiltrata in Gioventù Nazionale.
“Le strutture giovanili dei partiti selezionano i capi - ha detto Roberto Saviano, presente anche lui al Monk - come è possibile che queste immagini non delegittimino il partito della premier?”. Nei nove minuti di video della seconda parte dell’inchiesta ci sono i saluti fascisti, i cori razzisti, le frasi contro neri, ebrei e arabi. E anche il sarcasmo su Ester Mieli, senatrice di FdI, figlia di un sopravvissuto all'Olocausto. “La cosa più bella - dice a un certo punto Flaminia Pace, presidente di una sede del movimento - è stata ieri a prendersi per il culo sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli…”. Tempestiva la condanna e la disapprovazione per quelle immagini. “Sono sicura che i vertici di FdI sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti pericolosamente nostalgici”, ha detto Mieli. "L'antisemitismo si rinnova - ha continuato Saviano al termine della visione collettiva - più forte di qualche anno fa”. C’è stata una “congiura del silenzio, la consegna del silenzio voluta da Giorgia Meloni” contro l’inchiesta, ha detto Cancellato.
"Credo che il responsabile della cazzata verrà cacciato. Ci sarà una epurazione all'interno, perché si sono fatti scoprire, ma non credo che cambierà la struttura del partito”, ha detto il giornalista e conduttore di PiazzaPulita Corrado Formigli. Presto fatto. Nelle scorse ore, infatti, Flaminia Pace (in foto), una delle protagoniste dell’inchiesta di Fanpage.it, si è dimessa dalla Commissione tematica “Affari europei e cooperazione”. Il Consiglio di presidenza del consiglio nazionale dei Giovani (Cng) ha precisato che "appena appreso tutto quanto emerso dall'inchiesta condotta da Fanpage.it e ripreso dalla stampa nazionale, il Consiglio di Presidenza, ritenendo ciò gravissimo ed in palese violazione di tutti i valori e principi che da sempre animano il Consiglio Nazionale dei Giovani, prendendone nettamente le distanze e non potendo procedere, per norme statutarie, con un atto d'urgenza direttamente alla revoca di un incarico elettivo, aveva già chiesto le immediate dimissioni con delibera dello scorso 17 giugno”. Le dimissioni di Flaminia Pace “sono pervenute in data 21 giugno 2024''. Le fa seguito anche Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo, la caposegreteria della deputata Ylenja Lucaselli, finita anche lei coinvolta nell'inchiesta su Gioventù Nazionale. "Elisa ha preso atto" della vicenda che la vede coinvolta "e in attesa di verifica - hanno detto fonti di FdI all'Adnkronos - si è dimessa dal ruolo di caposegreteria" della parlamentare di Fratelli d'Italia.
A portare alle dimissioni è stato sicuramente il comunicato con cui la Comunità Ebraica di Milano, si è detta “sconcertata dalle immagini di razzismo e antisemitismo emerse dall'inchiesta”.
Nonostante tutto, però, la Meloni a Bruxelles ha puntato il dito contro i cronisti di Fanpage.it per i loro metodi investigativi: “Se lo stesso atteggiamento e la stessa inchiesta, vogliamo chiamarla così, si facesse in tutte le giovanili dei partiti noi non sappiamo cosa potrebbe uscire. Non è mai accaduto nella storia della Repubblica quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia”.
“Prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico, prendo atto che da oggi è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nelle organizzazioni sindacali e riprenderne segretamente le riunioni e pubblicarle discrezionalmente – ha continuato Meloni –. Perché non è mai successo con nessun altro partito? È consentito da oggi? Lo chiedo a lei, ai partiti, al presidente della Repubblica. In altri tempi, infiltrarsi nei partiti politici, era un metodo che usavano i regimi”. Una frase che è suonata come una minaccia velata.
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