Sala lo querela e attacca il diritto di cronaca. Il Cdr del Fatto: "Azione inquietante e pericolosa"
"Da oggi sospendo ogni attività sui social. Mi è arrivata notizia che la Giunta di Milano ha deliberato di portarmi in tribunale. Suppongo per le critiche al sindaco e per le informazioni sull'attività del Comune in campo urbanistico, oggetto di inchieste della Procura". Lo ha scritto ieri sulle sue pagine social il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto. "Tutto quello che posto sui social passa prima sul mio giornale, Il Fatto Quotidiano, che però non è stato querelato: io da solo sono più debole", ha poi aggiunto.
L'apertura di una causa civile con risarcimento danni intentata contro il giornalista ha portato alla presa di posizione dell'ordine dei giornalisti della Lombardia: che chiede di "rispettare la libertà di espressione e il diritto all'informazione e e di critica". A cui il sindaco Giuseppe Sala replica che si è trattato di una "decisione della giunta" presa "a tutela prima di tutto dei dipendenti del Comune di Milano".
Secondo l'odg, "querele per diffamazione, per quanto legittime sono uno strumento odioso quando proposte dal settore pubblico; e ancora più odiosa è la richiesta civile di danni, uno strumento abnorme introdotto per via giurisprudenziale nel nostro ordinamento". "A disposizione della Pubblica amministrazione c'è, nei casi in cui si temano davvero abusi del diritto di informare e del dovere di farlo correttamente, il Consiglio di disciplina territoriale, che lavora a pieno ritmo e ha soltanto bisogno, per poter davvero essere efficace, di un quadro giuridico che permetta la piena pubblicità delle proprie decisioni - conclude l'Ordine dei giornalisti della Lombardia -. Su questo tema ci piacerebbe che le pubbliche amministrazioni e il mondo politico della Lombardia si impegnino al nostro fianco, così come sul problema delle querele e citazioni temerarie".
Giuseppe Sala
La redazione di ANTIMAFIADuemila si associa alle parole espresse dai Cdr de "Il Fatto Quotidiano" che hanno sottolineato come l'azione del Comune di Milano sia inquietante e pericolosa.
Di seguito riportiamo la nota.
"La decisione della giunta comunale di Milano guidata dal Sindaco Beppe Sala di fare causa al nostro giornalista Gianni Barbacetto è un precedente inquietante e pericoloso. Non è solo un atto intimidatorio nei confronti di un collega: apre un capitolo gravissimo che dovrebbe spaventare tutti i giornalisti italiani. Impiegare risorse pubbliche nel tentativo di punire un cronista, nemmeno per i suoi articoli ma per alcune domande che legittimamente si è posto sui social, è inaccettabile. I comitati di redazione de Ilfattoquotidiano.it e del Fatto Quotidiano esprimono solidarietà al collega e sdegno per la decisione del Sindaco e dei suoi assessori. Nessuna intimidazione né atteggiamento persecutorio fermerà l’impegno dei giornalisti del Fatto e la loro libertà di porre e porsi domande sull’operato delle istituzioni".
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