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E' stato arrestato nei giorni scorsi a Palermo in viale Regione Siciliana, Ondrej Kara, 46 anni, nato nella Repubblica Ceca e latitante dal 2020. I militari del nucleo di polizia economico e finanziaria diretto dal colonnello Gianluca Angelini hanno fermato il furgone con targa polacca sul quale viaggiava e durante i controlli sono state trovate tre buste con 3 chili e mezzo di cocaina. Si tratta di una delle tante partite di droga che arrivano a Palermo, dove si è registrata un'impennata nei consumi, soprattutto fra i giovani.
Ma la droga a chi era destinata?
La Procura di Palermo sta ancora indagando, ma se la destinazione è ancora sconosciuta ad essere nota è la provenienza dal momento che i canali di approvvigionamento principali rimangono la Calabria e la Campania.
Tra il 2013 e il 2014 sono stati arrestati 12 corrieri, quasi tutti incensurati.
Al momento dei controlli Kara ha esibito documenti falsi intestati a un polacco Tomasz Piotr Witek morto nel 2021.
Con lui è stata arrestata anche una donna sua connazionale Andrea Patechakisova, 48 anni.
Il gip ha disposto il carcere per l'uomo che, dai successivi controlli delle Forze dell'Ordine, è emerso essere ricercato da 4 anni e che era stato condannato a 13 anni di reclusione per fare parte di un'organizzazione transnazionale di traffico di stupefacenti tra la repubblica Ceca e la Svizzera.
I finanzieri hanno così eseguito il mandato di arresto europeo e lo denunciavano per sostituzione di persona, falsa attestazione di identità, nonché possesso di documenti di identificazione falsi.
I trafficanti di droga vedono la Sicilia come una tappa obbligatoria: infatti è da qui che partono i carichi in direzione della Turchia. Lo testimoniano le inchieste: in particolare il sequestro dell'estate scorsa di 5,3 quintali di polvere bianca su un peschereccio a largo delle coste agrigentine.
Una volta piazzata sul mercato la droga avrebbe fruttato 850 milioni di euro.
La nave, hanno raccontato gli investigatori, era partita da Santo Domingo per poi fare tappa a Trinidad e Tobago e successivamente nel porto di Las Palmas (Gran Canaria – Spagna). Da qui ha attraversato lo stretto di Gibilterra era giunta nel Canale di Sicilia, in attesa del motopeschereccio salpato dalle coste calabresi.
Una volta abbandonato il carico di droga, la motonave aveva tentato di riprendere il largo in direzione della Turchia, ma era stata bloccata.

Foto © Imagoeconomica

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