di AMDuemila - 16 maggio 2012
16 maggio 2012
Palermo. La procura nissena chiede l'archiviazione dell'indagine per concorso in associazione mafiosa per il generale dei carabinieri Antonio Subranni. Non sarebbero stati trovati riscontri – secondo quanto scrive oggi il Giornale di Sicilia - anche alle parole di Agnese Piraino Leto, la vedova del giudice Paolo Borsellino, che aveva detto di aver appreso dal marito, a metà giugno del 1992, che il generale Subranni era ‘punciutu’ (punto, in un rito di affiliazione a Cosa nostra ndr) e che “c’era un colloquio tra la mafia e parti infedeli dello Stato”.
Questa rivelazione, disse la donna, le fu fatta dal marito. Dal canto suo Subranni ha sempre negato. Intanto l’ultima parola sulla richiesta di archiviazione, comunque, dovrà dirla il giudice delle indagini preliminari. In merito alla richiesta di archiviazione è poi intervenuto il Procuratore aggiunto di Caltanissetta, Domenico Gozzo: "Il giudizio della Procura di Caltanissetta sulla signora Agnese Borsellino resta sempre lo stesso, di assoluta attendibilità" nonostante la richiesta di archiviazione. "È stato un atto dovuto - ha detto Gozzo - perchè sono stati raggiunti i limiti di tempo previsti dalla legge". Una copia degli atti è stata inviata dalla Procura nissena alla Procura di Palermo, che continuia a indagare sulla trattativa tra Stato e mafia.
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