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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato il carcere per Vincenzo Di Lauro, il boss di Secondigliano (Napoli) arrestato dai carabinieri del Ros per investimenti illeciti del clan. I giudici, accogliendo in parte le istanze degli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, non hanno ritenuto sussistenti l'ipotesi relativa all'esistenza di un'associazione autonoma finalizzata alla turbativa d'asta e due su quattro reati relativi agli stupefacenti, ma resta dentro perché ritenuto il vertice della cosca fondata dal padre Paolo e per i traffici di sigarette di contrabbando, di droga e nel reimpiego dei fondi frutto di quelle attività in attività lecite e illecite.

Foto © Imagoeconomica
 

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