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Era ritenuto il nuovo reggente del clan dei Casalesi. Gli agenti della squadra mobile di Caserta hanno arrestato questa mattina il boss Emilio Martinelli, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. È accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Il provvedimento è scaturito dalle indagini svolte dalla squadra mobile di Caserta, coordinate dalla Dda di Napoli, nel corso delle quali sono emersi elementi che hanno consentito di ricostruire il riassetto del clan dei casalesi e i legami tra i diversi gruppi confederati, operanti ciascuno nella propria zona. Dopo una prima operazione del 2021, le successive indagini hanno consentito di accertare che il clan dei casalesi, nonostante le condanne riportate da alcuni esponenti e la decisione di collaborare di altri, ha sempre continuato a essere operativo, attorno alle nuove generazioni delle famiglie Schiavone e Bidognetti, con ruolo di rilievo rivestito da Emilio Martinelli, figlio di Enrico, elemento di spicco della fazione Schiavone attualmente detenuto al 41bis. Nel corso delle indagini della squadra mobile di Caserta è emerso che Martinelli junior avrebbe assunto il ruolo di vero reggente del clan dei casalesi per i traffici di droga, le estorsioni ai danni di commercianti, il noleggio delle auto e le truffe relative al bonus 110% nel territorio di San Cipriano di Aversa. Insieme ad altre cinque persone, già in carcere da tempo, ma con un ruolo ben preciso anche nella gestione dell'arsenale a disposizione del clan, tra cui revolver, pistole semi automatiche, kalashnikov e mitragliatrici modello UZI. 

Foto © Imagoeconomica

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