Le transenne lungo le vie e in piazza dovranno contenere l'entusiasmo della gente per una visita così importante in un territorio che è sempre stato solo citato nelle pagine delle cronache nazionali per la criminalità organizzata. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Casal di Principe, il piccolo centro del Casertano conosciuto come roccaforte del potente clan dei Casalesi. E viene nella giornata in cui si celebrano le vittime di mafie, nel paese in cui la camorra ha ucciso don Peppe Diana mentre diceva messa, alle 7.30 del mattino, perché la sua azione e le sue parole erano contro le mafie. Il capo dello Stato inizia la sua giornata casalese davanti alla tomba di don Diana, dove incontrerà i fratelli del parroco antimafia, Peppe, Emilio e Marisa per andare poi all'istituto tecnico Carli dove il prete insegnava. Qui lo attendono gli studenti e i docenti emozionati, pronti a dargli in dono l'olio delle olive che coltivano in modo sperimentale da qualche anno.
Poi sarà la volta della parrocchia di San Nicola di Bari, quella in cui don Diana svolgeva la sua missione e dove è stato ucciso. Infine, la giornata si conclude con un pranzo al ristorante Nco, sigla ormai non più della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, ma della Nuova cucina organizzata, una realtà che esiste dal 2007 in via Giacosa e che dà lavoro, in una terra che lavoro non ne ha nonostante per ironia della sorte in passato fosse chiamata Terra di Lavoro, e ai disabili. Perché a cucinare e a servire ai tavoli in una villa confiscata al boss Mario Caterino e gestita da una cooperativa sociale, ci sono ragazzi 'svantaggiati' .
Foto © Imagoeconomica
Mattarella a Casal di Principe per ricordare don Diana e le vittime di mafia
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