Un collaboratore di giustizia, ex affiliato alla camorra, è stato condannato a 9 anni per violenza sessuale dal tribunale di Firenze (corte presieduta da Elisabetta Pagliai) con l'accusa di aver abusato in almeno tre occasioni della figlia 15enne. In base alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, le violenze sarebbero avvenute nell'abitazione della famiglia, in Toscana, quando l'uomo detenuto in un carcere del Nord Italia, per ben tre volte era riuscito a tornare a casa beneficiando di permessi premio dal carcere. Secondo le ricostruzioni l’uomo aveva, in almeno un caso, stordito la figlia con un mix di alcol e farmaci mentre la moglie e le altre figlie erano nella stanza accanto.
Il processo è stato celebrato con richiesta di giustizia immediato da parte della procura. Gli accertamenti sono partiti da una segnalazione fatta dalle educatrici di una comunità dove la ragazza è stata ospitata. I racconti degli abusi sarebbero stati poi confermati dalla stessa vittima, dalla madre e dalle sorelle. Sempre in base a quanto emerso, lo stesso collaboratore di giustizia avrebbe fatto riferimento alle violenze da lui commesse nel corso di alcune conversazioni telefoniche intercettate dagli investigatori. L'episodio più grave, secondo gli investigatori, si sarebbe consumato nel 2018, in provincia di Massa Carrara. Secondo la ricostruzione della procura, nel giugno del 2018 l'uomo era entrato in camera della figlia, dopo averle offerto da bere le fece mandar giù alcune pastiglie di Tavor e di Xanax. Poi aveva costretto la figlia a guardare un film pornografico e infine la violenza.
Foto: it.depositphotos.com

Firenze: ex camorrista condannato a 9 anni per abusi sessuali sulla figlia
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