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Secondo Il Fatto Quotidiano si tratterebbe di Giuseppe Cipriano, un imprenditore di Scafati

Ci sarebbe un nuovo indagato nell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (SA) assassinato la sera del 5 settembre 2010 nella sua cittadina. Si tratta di Giuseppe Cipriano, un imprenditore di Scafati. Finora il suo nome è rimasto lontano dai riflettori mediatici, concentrati principalmente sull’ex sottufficiale dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna Lazzaro Cioffi, l’unico finito sotto indagine in questo cold case decennale. Ma grazie a un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano la sua identità è ora nota al grande pubblico. Cipriano, classe ’68, il 2 luglio del 2018 è stato convocato negli uffici giudiziari di corso Vittorio Emanuele dove è stato interrogato sulla morte del sindaco pescatore. Le accuse contestate dai magistrati di Salerno sono pesanti: concorso in omicidio con l'aggravante del metodo camorristico e reati di armi. Le stesse accuse rivolte al carabiniere infedele interrogato, caso vuole, lo stesso giorno. Cioffi si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Cipriano, in quei pochi minuti di interrogatorio, ha replicato negando però ogni coinvolgimento con la morte del primo cittadino di Pollica. A lui il procuratore aggiunto Luca Masini e il sostituto dell'Antimafia Marco Colamonici sarebbero arrivati nel corso dell'audizione del boss Romolo Ridosso, appartenente al clan camorristico dei Loreto-Ridosso di Scafati, ed ora collaboratore di giustizia. Da allora sulla pec dell’avvocato di Cipriani non è mai arrivata alcuna comunicazione della Procura su un prosieguo delle indagini e neanche su una eventuale archiviazione della sua posizione. Ma cosa lega Giuseppe Cipriano a Pollica e quindi, possibilmente, al caso Vassallo?
Come riporta Il Fatto Quotidiano, Cipriano avrebbe speso molti anni nella gestione di sale cinematografiche. In particolare gestiva il cinema di Acciaroli, località balneare e turistica nel comune di Pollica, che si trova a pochi metri dal ristorante “Il rosso e il mare”, amministrato all’epoca da Vassallo e in seguito dai suoi familiari. Proprio l'attività di famiglia sarebbe stata anche tra le piste seguite dagli investigatori assieme a controversie sulla gestione dei locali della zona e screzi di paese. A tirare in mezzo Cipriano, dunque, sarebbe stato Romolo Ridosso che ha collegato il territorio di Scafati con gli interessi della camorra nel Cilento. Circostanza che, scrive Il Fatto Quotidiano, decripta un altro giallo. Il 29 giugno 2016, esattamente una settimana dopo il primo verbale (non ancora depositato e segreto) del pentito, Rosaria Federico, giornalista de La Città, ha rivelato l’esistenza di un collaboratore di giustizia dei Loreto-Ridosso che stava parlando del giallo Vassallo. Per quello scoop la procura di Salerno all’epoca guidata da Corrado Lembo disporrà il sequestro cellulare e metterà delle cimici nella sua auto con lo scopo di risalire alla fonte della notizia scatenando la rabbia dell’Ordine dei giornalisti campano che protesterà davanti al Tribunale di Salerno.
Inoltre tra gli elementi indiziari che hanno portato a iscrivere Cipriano nel registro degli indagati figura anche - si apprende sempre dall’articolo de Il Fatto Quotidiano - il verbale di una dichiarazione del presidente di un'associazione antimafia di Pomigliano d'Arco. A segnalarlo sono stati i pm di Napoli, ma l'accertamento della presenza di Cioffi ad Acciaroli il giorno dell'uccisione di Vassallo - secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente dell'associazione ai magistrati antimafia di Salerno - non è stata riscontrata durante l’interrogatorio. Infine, altro punto di convergenza, potrebbero essere alcuni verbali, tra cui uno del giugno 2018 (non molto tempo prima dell'invito a comparire per Cioffi e Cipriano), riguardante le dichiarazioni di un'avvocatessa ex compagna di Romolo Ridossi, divenuta testimone di giustizia per aver consentito la condanna dell'ex camorrista. L’avvocatessa avrebbe parlato anche dell'omicidio del sindaco pescatore. Sono tutti elementi indiziari che potrebbero o meno contribuire alla costruzione del puzzle sulla verità sul caso Vassallo.

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