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di AMDuemila
Diciotto persone in carcere e una ai domiciliari Napoli

“Stella Nera”. E’ questo il nome dell’operazione eseguita questa mattina daI carabinieri di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, che hanno arrestato 18 persone e una ai domiciliari che, secondo gli investigatori, avrebbero fatto parte del clan camorristico Mauro, attivo nel quartiere Sanità di Napoli. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione dedita al traffico di stupefacenti, estorsioni aggravate dal metodo e dalla finalità mafiosa. Le indagini, coordinate dai carabinieri, hanno ricostruito i mutamenti che si sono verificati negli assetti criminali del Rione Sanità di Napoli negli ultimi anni, ricostruendo il ruolo rivestito dal clan Mauro, attivo nella zona dei Miracoli e facente capo al pregiudicato Ciro Mauro soprannominato "'O milionario". Le misure cautelari costituiscono l'esito di diversi filoni investigativi che hanno già consentito di ricostruire l'esistenza di rapporti di contrapposizione armata con altri clan in lotta per il predominio sulla Sanità, già colpiti da precedenti misure restrittive.
Grazie al lavoro degli investigatori, tramite intercettazioni sia ambientali che telefoniche, incentrate su persone collegate al nucleo familiare del capo clan e dei suoi membri più fedeli, si è ricavato l'organigramma del clan di una parallela associazione criminale dedita all'importazione e alla distribuzione di stupefacenti nelle diverse piazze di spaccio del quartiere. Le indagini, che si sono avvalse anche di dichiarazioni di collaboratori di giustizia di diversa provenienza criminale, hanno consentito di tracciare il sistema di alleanze e le contrapposizioni che hanno contrassegnato la storia della criminalità del quartiere cittadino negli ultimi anni, a partire dalla scarcerazione di Ciro Mauro, nel 2013. Nonostante il clima di omertà e timore di ritorsioni che induce le vittime a non presentare denunzia, si è fatta luce su mandanti ed esecutori materiali di vicende estorsive, tentate e consumate, ai danni di attività imprenditoriali e commerciali con richieste di denaro tra i mille e i 20mila euro.

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