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di AMDuemila
Ho paura. Ma continuerò a fare il cronista
I malviventi hanno esploso 6-7 colpi ad altezza uomo, probabile agguato di matrice camorrista

E’ salvo per miracolo il direttore di 'Campania Notizie', Mario De Michele. Ieri pomeriggio nel casertano, precisamente tra Sant'Arpino e Succivo il giornalista a bordo della sua machina è stato raggiunto da alcuni malviventi che hanno esploso una raffica di colpi di pistola sparati ad altezza d'uomo contro di lui. "Mentre era a bordo della sua auto in una zona periferica di Gricignano" De Michele "è stato raggiunto da alcune persone che hanno esploso 6-7 colpi di pistola. Due di questi all'indirizzo del parabrezza che hanno attraversato l'abitacolo della vettura a pochi centimetri dal giornalista", si legge su Campania Notizie. "Nel tentativo di fuga di De Michele i criminali hanno esploso altri 3-4 colpi che hanno mandato in frantumi anche il lunotto posteriore della vettura. Solo il caso ha fatto sì che ne uscisse illeso. Sull'accaduto indagano i carabinieri del gruppo di Aversa e della compagnia di Marcianise, che si sono immediatamente attivati. Nessuna pista è esclusa ma quella maggiormente battuta dagli inquirenti è dell'agguato di camorra". Secondo quanto riferito dal quotidiano on line, si tratta del secondo attentato in pochi giorni contro De Michele. Appena tre giorni fa, infatti, "il giornalista è stato raggiunto e aggredito da due persone a bordo di una moto e con volto coperto da casco integrale: uno dei due è sceso dalla moto e armato di una spranga di ferro ha causato gravi danni mentre l'altro lo ha costretto a scendere e schiaffeggiato". In un editoriale sul sito di Campania Notizie, De Michele si dice "preoccupato per me e per la mia famiglia". "Fingere con mio figlio, che si è spaventato quando ha visto quasi dieci auto dei carabinieri arrivare a casa, è un'esperienza che non auguro a nessun padre. I volti di mia moglie e mia madre (che è svenuta per la paura) bianchi come la cera mi hanno marchiato a fuoco dentro". Di Michele conclude "con un'ammissione: ho paura. Chiamatemi pure codardo. Ma è la verità. Poi è inutile dirlo. Chi mi conosce lo sa: continuerò a fare il cronista. Magari male. Ma sempre senza condizionamenti. A modo mio”.

Al collega Mario De Michele va tutta la solidarietà della redazione di ANTIMAFIADuemila

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