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2di Francesco Ferrigno - Foto
Aveva detto ai carabinieri di aver attraversato mezza Europa, arrivando in Olanda alla ricerca di vini pregiati di cui effettivamente era piena l’auto. Ma la manovra azzardata che aveva fatto per evitare i controlli, i 20mila euro in tasca e i suoi precedenti non avevano convinto gli inquirenti che hanno cominciato a scavare. Dopo poco i militari hanno scoperto il nascondiglio segreto “inedito” all’interno dell’auto: in totale i carabinieri hanno sequestrato 8 kg di cocaina purissima pronta per essere tagliata e venduta nelle piazze di spaccio del Vesuviano.

È terminato così a Napoli il lungo viaggio di Emilio Nappi, 61enne originario di Trecase, arrestato poche ore fa con l’accusa di traffico internazionale di droga. L’uomo era già noto alle forze del’ordine per faccende di droga, in particolare per viaggi organizzati per il trasporto di cocaina.
 Quando con la sua auto familiare è entrato nel capoluogo partenopeo i carabinieri del Nucleo Investigativo lo hanno notato subito a causa della manovra fatta per cercare di evitare l’alt. Le forze dell’ordine si sono trovate difronte ad un veicolo pieno di abiti costosi e di scatole di bottiglie di vino e di champagne.


Nappi aveva in tasca 20mila euro in contanti in banconote di vario taglio. Ha cominciato a parlare del suo viaggio internazionale di lavoro in Olanda. “Parla italiano senza nessuna inflessione – hanno fatto sapere i carabinieri – e dice che la sua vita la trascorre in viaggio. Gli piace e si diverte. Si esprime fluentemente in ben 3 lingue. Insiste che ha attraversato mezza Europa, dall’Italia all’Olanda e viceversa, per turismo e alla ricerca di vini pregiati da portarsi a casa”. Un racconto che non ha convinto i militari che hanno così cominciato un’accurata perquisizione de veicolo sul quale ha viaggiato.

La parte posteriore dell’abitacolo era stata trasformata in una sorta di cellula di protezione. Togliendo le scatole di vino il fondo suonava a vuoto. Nelle due parti scatolate della scocca sono stati ricavati due nascondigli: i carabinieri ne hanno forzato uno ed hanno trovato panetti di cocaina purissima, nell’altro pure per un totale di circa 8 chilogrammi. Per aprire e chiudere i nascondigli c’era una specie di sequenza da attuare: chiave inserita e girata, luci accese, inserire retromarcia e telecomando. Con il telecomando si azionavano due motorini elettrici saldati che alzavano i finti pavimenti. Gli stessi inquirenti hanno sottolineato che si trattava di un “sistema ingegnosissimo”. A quel punto Nappi ha interrotto il suo racconto e si è lasciato ammanettare: dovrà rispondere di trasporto e detenzione di cocaina a fini di spaccio.

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