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tessitore vincenzoI carabinieri lo hanno trovato nella soffitta di un’abitazione disabitata
di AMDuemila
I carabinieri sono riusciti a stanare ed arrestate, a Gricignano d'Aversa (Caserta), in una soffitta di un'abitazione disabitata, Vincenzo Tessitore, detto "sette pistole" o anche "zannuto", ritenuto un esponente di spicco del clan dei Casalesi, in particolare della famiglia Schiavone.
Del boss, ritenuto ancora attivo nel settore delle estorsioni e nello spaccio di stupefacenti, non si avevano notizie da oltre due anni, era scomparso nel nulla poco prima che gli notificassero la misura della sorveglianza speciale. In realtà Tessitore, già condannato per reati di camorra, non si era mosso dal comune di nascita e residenza in cui continuava a gestire, di nascosto, gli affari illeciti.
I carabinieri della stazione locale e della Compagnia di Marcianise l’avevano cercato per notificargli la misura cautelare del collocamento presso la casa lavoro emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. In quanto Tessitore deve scontare la misura per due anni sull'isola di Favignana. Il 50enne però era irreperibile esattamente dal 2 ottobre 2015, quando non fu possibile notificargli la misura della sorveglianza speciale emessa dopo la sua scarcerazione, avvenuta poche settimane prima.
E’ emerso dalle indagini come il cinquantenne sia potuto rimanere in questi due anni a Gricignano, senza mai essere scoperto: c’era una rete di fiancheggiatori che lo proteggevano, su cui ora si concentreranno le indagini dei carabinieri.

Fonte ANSA

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