di Francesco Ferrigno
Investimenti in tutta Italia, controllo capillare del territorio a Napoli: la potenza criminale dell’Alleanza di Secondigliano non era stata scalfita nonostante il capoclan si trovasse in carcere da 14 anni. Il clan Mallardo è stato colpito all’alba del 7 novembre, quando gli agenti della squadra mobile di Napoli e di Firenze hanno eseguito 19 misure cautelari e sequestrato beni per oltre 50 milioni di euro. Tra gli indagati c’è proprio il superboss Francesco Mallardo, alias Ciccio ‘e Carlantonio, già detenuto a Milano nel carcere di Opera.
Era lui, secondo l’Antimafia, il deus ex machina del cartello, impartendo ordini, decidendo gli affari da seguire e determinando i vertici che di volta in volta si sono alternati a capo dell’Alleanza di Secondigliano. Non più solo Giugliano in Campania, grande città di provincia dov’erano radicati i Mallardo, ma anche Napoli e la Toscana dove la camorra aveva investito in società immobiliari.
I 19 indagati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, della violazione della normativa sulle armi, di riciclaggio e di intestazione fittizia di beni. Tra i destinatari della misura anche il cognato di Ciccio Mallardo, ovvero Liccardo Antimo, dipendente del Comune di Giugliano in Campania. Una maxi operazione che ha raggiunto così Firenze, Arezzo ed altre province toscane. Sottoposte a sequestro preventivo unità immobiliari, società operanti in vari settori, veicoli e rapporti bancari, per un valore stimato di 50 milioni di euro.
Ciccio ‘e Carlantonio, di 66 anni, è in carcere dal 2003, da quando fu catturato dopo un inseguimento sull’autostrada A30 dopo che era evaso da due ospedali dov’era ricoverato dopo aver avuto un infarto. Parliamo di uno dei tre fondatori della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, dedita, fin dagli anni ’80 al contrabbando di sigarette, al narcotraffico, alle estorsioni e all’infiltrazione negli appalti pubblici.
Ai vertici del cartello, oltre a Mallardo, c’erano Eduardo Contini e Patrizio Bosti: un legame cementato con il matrimonio con le tre sorelle Aieta. Anna Aieta, moglie di Francesco Mallardo, è stata arrestata nel 2016: per gli inquirenti era lei a tessere le fila della cosca in assenza, e per conto, di Ciccio ‘e Carlantonio. Negli ultimi tempi i Mallardo sarebbero stati molto vicini ai Casalesi.