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polizia autodi AMDuemila
Quattro colpi di pistola di calibro 9. Così è stato ucciso nella notte Flacio Salzano, latitante campano da tempo ricercato dalle forze dell'ordine. Il 29enne è stato trovato riverso sul volante di un'auto a Napoli, in via Cupa San Michele, nel quartiere Ponticelli.

La prima segnalazione di una sparatoria in strada era arrivata alla sala operativa alle 23.30 e quando la polizia è arrivata sul posto non è immediatamente riuscita a dare un nome al corpo. Il visto del giovane, infatti era sfigurato dai colpi di pistola. In una tasca di Salzano, considerato affiliato al clan De Micco, c'era una patente falsa e solo attraverso le impronte digitali è stato possibile dare un nome al cadavere, riverso al posto di guida di una Ford C-Max rubata a giugno a un cittadino cinese residente nel Vesuviano. La vettura è stata sequestrata e il pm di turno ha disposto l'autopsia che sarà eseguita nell'Istituto di medicina legale del secondo Policlinico. Nell'area di Ponticelli da tempo si registrano fibrillazioni tra clan per la spartizione delle piazze di spaccio; in particolare, la cosca De Micco ha una storica rivalità con il gruppo D'Amico. Secondo gli inquirenti Salzano sarebbe stato attirato in una trappola e ucciso. A colpirlo sarebbe stato un solo sicario che lo avrebbe colpito da distanza ravvicinata. Un dato che farebbe pensare che i due si conoscessero. L'esecuzione è avvenuta prima della mezzanotte, in una zona isolata del quartiere Ponticelli, dove da tempo si registrano raid e agguati e dove, anche in seguito ai numerosi arresti effettuati dalle forze dell'ordine, contro i D'Amico, gruppo di fatto ora azzerato, il clan De Micco, retto da Luigi, unico dei fratelli capoclan in libertà (Marco e Salvatore sono in carcere) la fa da padrone, controllando gli affari illeciti quali droga e racket. Due le piste seguite dalla polizia per fare luce sull'omicidio di Salzano. La prima, porterebbe fuori da Ponticelli; l'uccisione del latitante potrebbe essere stata decisa da gruppi criminali di territori vicini, tra cui Volla, dove la vittima avrebbe tentato di prendere contatti per espandere il raggio di azione della cosca. La seconda ipotesi non escluderebbe una eliminazione decretata all'interno dei De Micco, in cui Flavio Salzano sembra avesse iniziato a dare fastidio. 

Fonte:AGI

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