di Sara Donatelli - 24 luglio 2015
Distruggere la bellezza. È questo l'obiettivo principale di chi vuole tenere sotto scacco chi si impegna eticamente sul proprio territorio. La camorra è un'esperta in questo. Ma i napoletani, i campani, le danno davvero tanto filo da torcere. Resistenti instancabili e difensori estremi della bellezza, ogni giorno si impegnano strenuamente affinché la camorra possa andarsene via dalla loro terra. Tra questi Resistenti vi sono due uomini, Franco Beneduce e Antonio Picascia. Franco e Antonio sono i proprietari della "Cleprin", azienda di detergenti di Sessa Aurunca, Caserta.
Si tratta di un'azienda etica ed è, tra le poche in Italia, ad essere certificata. I proprietari hanno da tempo denunciato il racket e, grazie alle loro dichiarazioni, sono stati mandati alla sbarra grandi esponenti della camorra locale. Questa scelta però li ha portati a diventare, da mesi, bersaglio di numerosi atti intimidatori come, ad esempio, lo sversamento quotidiano di percolato davanti i propri capannoni. Ma loro non si sono mai arresi e la loro azienda viene da tanto tempo apprezzata e sostenuta dal circuito antimafia. Un'azienda, la Cleprin, impegnata anche nell'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Stanotte, la tragedia. Un enorme incendio ha distrutto tutto: capannoni, impianti, uffici. Si attende adesso la relazione dei vigili del fuoco, affinché si possa accertare l'origine dell'incendio. A Franco, Antonio e a tutti i lavoratori della Cleprin va la nostra assoluta e incondizionata solidarietà. Con la speranza che i loro occhi non debbano mai più assistere a queste tragedie. Con la certezza che la loro voce non verrà mai messa a tacere.