di AMDuemila - 10 febbraio 2015
Un clan camorristico pienamente attivo nella zona sudest di Roma è stato individuato a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri, nei confronti di 61 persone. Alle 4 di mattina è scattata l'operazione "Tulipano" con arresti e perquisizioni in corso in varie località di Roma e provincia, Frosinone, Viterbo, ma anche a L'Aquila, Perugia, Ascoli Piceno, Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Bari, Reggio Calabria, Catania e Nuoro.
Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni, usura, reati contro la persona, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, fittizia intestazione di beni, illecita detenzione di armi, illecita concorrenza con violenza e minacce, commessi con l'aggravante delle modalità mafiose e per essere l'associazione armata. L'operazione è scattata a conclusione di un'indagine del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale Carabinieri di Roma. L’organizzazione criminale di stampo camorrista operava in varie attività illecite ed era capeggiata, fino al suo arresto per associazione mafiosa e omicidio, da Domenico Pagnozzi, attualmente detenuto al 41 bis, noto anche come "ice" per via degli occhi di ghiaccio. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma dietro richiesta della Procura della Repubblica di Roma - Direzione distrettuale antimafia. Altro soggetto finito agli arresti è Massimiliano Colagrande, uomo vicino agli ambienti della destra radicale e finito dentro l'inchiesta "Mafia capitale". Colagrande è anche accusato di essere, insieme al gruppo criminale, gestore del traffico di stupefacenti a Roma. Non solo. Sotto falso nome, secondo gli inquirenti, gestiva un negozio di gioielli e orologi di lusso in via Barberini, nel quale confluivano e venivano ripuliti i proventi illeciti del traffico di stupefacenti. Secondo la ricostruzione degli investigatori il gruppo criminale aveva poi anche un legame stretto con Michele Senese, considerato da molti collaboratori di giustizia l'altro vero capo di Roma insieme a Massimo Carminati. I dettagli dell'operazione saranno illustrati durante una conferenza stampa questa mattina alle 11 presso la sede del Comando provinciale Carabinieri di Roma.