"Ho rafforzato la procura in questo settore e, in un anno, sono state triplicate le demolizioni, arrivando a 171 edifici demoliti. Non stiamo parlando di stanze abusive, ma di palazzi a tre piani, di 300, 400 o 500 metri, quadrati costruiti nei Campi Flegrei, in totale assenza di qualsiasi norma". Lo dice il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo alla presentazione del Rapporto Ecomafie di Legamebiente. "Il progetto 'tolleranza zero' sulle demolizioni - ha evidenziato - ha destato qualche mal di pancia nella città, fuori dalla città e anche nelle istituzioni. Io non mi scompongo, ho combattuto i peggiori ‘ndranghetisti nell'Aspromonte, figuriamoci se mi preoccupo di qualcuno che può avere qualche mal di pancia per questo motivo". Gratteri ha sottolineato come il reato di abusivismo edilizio e di inquinamento ambientale "non possa essere considerato di serie B, ma dev'essere alla pari del traffico di droga. Ci vuole la stessa attenzione la stessa sensibilità, la stessa energia". Il capo della procura napoletana si chiede poi "dov'erano negli anni scorsi i sindaci, le forze dell'ordine e i magistrati mentre si costruivano edifici abusivi. Vi siete voltati dall'altra parte?" "Ora vi lamentate perchè sono andato dal presidente della Giunta regionale - ha fatto notare - a chiedere i soldi per le demolizioni. Il sindaco della Città metropolitana dice 'non tocca a noi dare soldi e non è previsto', i sindaci dicono 'non abbiamo soldi', quindi ho chiamato De Luca e gli ho detto che servivano 5 milioni per demolire nei Campi Flegrei. Lui mi ha risposto 'ne abbiamo quanti ne volete'. Quando si è determinati e si sta dalla stessa parte, queste cose si possono fare".
"Sono arrivato a Napoli il 20 ottobre 2023 e nella mia testa, come in tutti i posti dove sono stato, per me non esiste il reato di serie a A o serie B". "Esistono i reati e noi dobbiamo organizzarci con le energie che abbiamo a contrastarli tutti. Per me il reato di abusivismo edilizio o di inquinamento ambientale non è assolutamente di serie B: è esattamente un reato come il traffico di droga. E quindi ci vogliono la stessa attenzione, la stessa sensibilità e le stesse energie".
Foto © Imagoeconomica
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