Giovani e istituzioni insieme per ricordare le vittime innocenti e lanciare un messaggio di lotta alla criminalità
Oltre 5 mila studenti si sono riuniti a Napoli per manifestare contro la camorra. L’evento, organizzato per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della legalità, si è svolto in due momenti: una marcia lungo viale Giochi del Mediterraneo e un incontro al Palapartenope, dove si sono alternati interventi di figure istituzionali, testimonianze di familiari delle vittime e momenti di intrattenimento. “Una partecipazione straordinaria, da qui parte la nostra rivolta”, ha commentato il magistrato e organizzatore dell’evento Catello Maresca, che ha promosso l’idea di una giornata ufficiale dedicata alla lotta contro la camorra. L’evento ha suscitato un forte coinvolgimento emotivo e istituzionale. In particolare, quando sono state consegnate targhe commemorative ai familiari delle vittime innocenti della camorra, come Ciro Rossetti e Franco Imposimato, e durante l’intervento dei genitori di due giovani vittime del 2023, Francesco Pio Maimone e Giovanbattista Cutolo. “Voi giovani siete l’orgoglio di Napoli”, ha detto dal palco il padre di Maimone. “Giògiò ci ha insegnato a non essere vigliacchi”, ha aggiunto la madre di Cutolo. La giornata è stata contraddistinta non solo da momenti di profonda riflessione, ma anche da attimi di leggerezza. Comici come Alessandro Siani e Peppe Iodice hanno saputo coinvolgere i ragazzi con umorismo e passione, trasmettendo un messaggio forte contro la camorra. Sono poi intervenuti due sacerdoti da sempre impegnati nella lotta alla criminalità. “I camorristi sono la vergogna dell’umanità”, ha dichiarato don Maurizio Patriciello dal palco. “Non siate indifferenti, mettetevi in gioco”, ha aggiunto don Aniello Manganiello. Particolarmente toccante è stato l’intervento di Lucia Montanino, vedova di Gaetano Montanino, una guardia giurata uccisa dalla camorra. Lucia ha raccontato il suo percorso di riconciliazione con uno degli assassini del marito, un gesto che ha portato un messaggio di speranza e umanità. La giornata si è conclusa con l’esibizione del cantante Andrea Sannino, che ha fatto cantare tutti con la sua celebre canzone Abbracciame, creando un momento di unione che ha lasciato un segno positivo e di speranza per il futuro.
Fonte: Il Mattino