La Polizia di Napoli, su indicazione del Procuratore della Repubblica, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, contro tredici membri del clan Esposito/Nappi, attivo nei quartieri di Bagnoli, Agnano e dintorni. Di questi, undici sono stati arrestati, mentre due sono ancora ricercati dalla Squadra Mobile di Napoli perché irreperibili. Le accuse includono associazione mafiosa, spaccio di droga, possesso e traffico di armi - sia comuni che clandestine -, ricettazione e favoreggiamento personale, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno mostrato come il clan gestisse le principali attività criminali nella sua zona di influenza sotto l'ombrello della "Alleanza di Secondigliano", grazie ai legami stretti con il clan Licciardi. Alternando alleanze e conflitti con altri gruppi criminali, il clan Esposito/Nappi ha portato avanti un fiorente traffico di droga, soprattutto hashish, gestendo ogni fase, dall'approvvigionamento alla vendita al dettaglio.

Un altro grande affare del clan era il controllo dei parcheggi abusivi a Bagnoli e dei locali notturni della zona. Gli esponenti del clan costringevano i parcheggiatori abusivi a pagare somme elevate per poter lavorare, arrivando a guadagnare fino a 5.000 euro al giorno, soldi che finivano nella cassa comune dell'organizzazione. Durante le indagini sono state sequestrate diverse armi da fuoco. Sempre in quest’area è stata emessa un’altra misura cautelare, con uno dei leader del clan Esposito/Nappi e un altro soggetto indagati per omicidio, legato all'uccisione di Antonio Ivone avvenuta il 29 agosto 2000 nel Rione Traiano.

Ivone fu vittima di un agguato di stampo camorristico, colpito da numerosi colpi d'arma da fuoco mentre era seduto fuori da un bar. Le indagini hanno ricostruito che l'omicidio fu il risultato di uno scontro tra il clan D’Ausilio, ormai disciolto e da cui è nato il clan Esposito/Nappi, e gruppi criminali rivali per il controllo delle attività illecite a Bagnoli e nell’area flegrea.

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